Incentivi: boccata d’ossigeno, ma ora si faccia di più

di Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione

Dal Decreto Rilancio interventi a sostegno dell’automotive. Finalmente ha visto la luce il tanto atteso sostegno al settore auto, rispetto al quale da tempo abbiamo avanzato proposte concrete e sollecitato il mondo politico, portando sempre la loro attenzione sulla situazione grave del comparto automotive che necessitava, e necessita tuttora, di spinte propulsive importanti per riprendere il cammino.

L’aspetto principale, che ci fa ben sperare per il futuro, è costituito dal fatto che, con grande fatica, si è riusciti a scalfire il muro innalzato da una parte rilevante del Governo che non intendeva sostenere le motorizzazioni tradizionali, ma solo quelle elettriche. Questo contributo economico di rottamazione è rivolto in particolare all’utenza privata e può contribuire a smaltire le molte auto invendute e migliorare l’ambiente, anche se non è la dimensione che avevamo invocato per dare una scossa al mercato. Ma riteniamo possa almeno rappresentare una boccata d’ossigeno per le nostre aziende e per tutto il settore.

Avevamo, inoltre, chiesto la detraibilità dell’Iva per tutte le utenze aziendali e i professionisti, come avviene nei Paesi europei più importanti. Speriamo di ottenerla in un futuro provvedimento, anche grazie alle iniziative che noi ed altre associazioni dell’automotive singolarmente abbiamo avviato, ma tutte fortemente allineate sui temi da affrontare e sui risultati da ottenere. Con piacere, constatiamo come un piccolo aiuto arrivi anche per il settore dell’usato, grazie ad una sensibile riduzione degli oneri fiscali relativi alle registrazioni dei trasferimenti di proprietà valida solo, appunto, per veicoli Euro 6 tradizionali.

Restano invece ancora inascoltate le segnalazioni e richieste di sostegno per macchine agricole e camper.

 

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