Car-pooling

Il Rapporto carpooling Aziendale 2016 di Jojob

Chi ha assistito ai diversi tentativi di lanciare il car-pooling aziendale negli anni ’90 e poi all’inizio del nuovo Millennio (e ormai non ci sperava più…) non può nascondere sorpresa e soddisfazione per il decollo di questo servizio anche nelle realtà lavorative, non solo nei contesti urbani delle grandi città.
La tecnologia è stata l’agente di cambiamento, grazie al passaggio dai semplici siti web ai sistemi basati su black-box e app. E proprio basandosi sui numeri registrati dalla sua app, la società Jojob può diffondere dati “certificati” nel suo secondo Rapporto Carpooling Aziendale 2016. Numeri che riferiscono di 16.500 viaggi effettuati in condivisione nel corso dell’ultimo anno, pari a quasi 650mila chilometri e 106mila grammi di CO2 risparmiati. Con la partecipazione al programma di importanti aziende, prima tra tutte Amazon, i cui dipendenti hanno originato quasi un quarto dei viaggi totali del servizio. Poi diverse aziende note (da Ducati a Luxottica, da Ferragamo al gruppo Yoox Net-a-Porter) e il Camia Industrial Park, con oltre 200 imprese di tutte le dimensioni, che diventa così il primo consorzio industriale che promuove il car-pooling a livello nazionale.é
In totale, 20mila passeggeri (dei 90mila iscritti) hanno utilizzato il servizio.
E’ forse un cambiamento dei tempi nel segno di un uso più moderno dei mezzi di trasporto, anche perché una buona parte dei trasferimenti sfruttano l’intermodalità, ovvero basano sul car-pooling quelle tratte prive di mezzi alternativi, dove il traffico è pesante o le possibilità di parcheggio sono scarse.
Per il resto, i dati sembrano riflettere la caratteristiche tipiche dei trasferimenti di questo tipo. Utente medio: maschio trentacinquenne, tragitto medio quotidiano di 25 km e regolarità di pianificazione degli spostamenti, anche se attraverso le app su smartphone questo requisito limitante nel passato sembra destinato a cadere.
A questo punto non ci resta che attendere il prossimo rapporto sui dati dei jojobbers per confermare il fenomeno e capire se stavolta il servizio ha cominciato a viaggiare per davvero.

Mauro Serena (GR advisor)

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