Il possibile aumento dell’Iva fa paura
di Michele Crisci*
Nonostante il positivo risultato di agosto (+9,5%) , il mercato italiano dell’auto mantiene un suo livello di incertezza. In particolare, guardando verso la prossima Legge di Stabilità, l’Unrae esprime forte preoccupazione per il rischio di aumento dell’Iva contenuto nell’art. 2 della Legge di Bilancio 2018 che prevedrebbe l’innalzamento dell’aliquota ordinaria nel 2019 di ben 2,2 punti al 24,2% per raggiungere il 24,9% nell’anno successivo e il 25% nel 2021, portando l’Italia tra i pochi Paesi con l’aliquota più alta in Europa e sicuramente con quella più alta fra i 5 major markets.
L’incremento dell’Iva potrebbe indurre una stagnazione dei consumi nel nostro Paese, con effetti sulla situazione macroeconomica generale. Nel solo settore automobilistico, un aumento dell’aliquota Iva di questa portata, costringerebbe i consumatori a spendere circa 400 euro in più nel 2019 per l’acquisto della propria vettura; spesa che raggiungerebbe i 530 euro nel 2021, disincentivando chiaramente gli acquisti e, quindi, decelerando ulteriormente il necessario processo di rinnovo di un parco circolante molto anziano. Sono sempre molto attuali, purtroppo, gli effetti negativi in termini di sicurezza stradale dei molti veicoli anziani circolanti sulle nostre strade, nonché dell’impatto sul fronte ambientale.
*Presidente di Unrae