Mariella Mengozzi con Benedetto Camerana
Il piano Mengozzi per il Museo dell’auto di Torino
Uno spazio aperto a un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, un museo capace di valorizzare il grande patrimonio storico e culturale che ospita attraverso azioni mirate per ciascuna tipologia di visitatore, affinché l’esperienza di visita possa diventare più completa e coinvolgente. Il nuovo direttore Mariella Mengozzi ha tracciato il programma per gli anni a venire per lo sviluppo del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
«Nell’ultimo triennio il MAUTO, dopo aver completato il percorso museale con l’apertura del garage visitabile, ha sviluppato una nuova strategia di crescita del suo ruolo istituzionale – ha spiegato il presidente Benedetto Camerana -. Tra le nostre linee d’azione sottolineo il lavoro sul design dell’automobile, con le grandi mostre monografiche (da Giugiaro a Gandini) e l’avvio del Premio La Matita d’Oro, attività che hanno l’obiettivo di consolidare il riconoscimento di Torino come centro di valore internazionale assoluto; la nascita del Centro di Restauro dell’automobile storica, in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” (e in futuro con altre istituzioni), con l’obiettivo di formare competenze di assoluto rilievo su scala internazionale, prima all’interno e poi all’esterno del Museo; l’alleanza tra i cinque Musei Nazionali dell’automobile europei, i cosiddetti “Big Five”, ancora in fase di sviluppo. Queste linee d’azione hanno anche l’obiettivo di contribuire in modo significativo alla crescita di una solida economia della cultura fondata nelle qualità specifiche del territorio torinese».
La scelta del nuovo direttore
«Per il prossimo triennio – ha continuato Camerana – abbiamo scelto la figura di Mariella Mengozzi, che porta la sua esperienza nel licensing, marketing e comunicazione in Ferrari, e in particolare la Direzione del Museo Ferrari di Maranello, e nell’organizzazione di importanti eventi del mondo dell’auto come i 50 anni Lamborghini e il Memorial Senna. Il nostro obiettivo con la sua direzione è di dare da oggi un nuovo impulso alle strategie del Museo che ho qui delineato, promuovendo sulla scena europea, e non solo, la nostra eccezionale qualità, già ad oggi consolidata, di individuare nuovi partner privati e pubblici per le nostre attività, dalle mostre ai premi a nuovi formati ancora da avviare, e soprattutto diventare una destinazione di visita irrinunciabile per un pubblico internazionale di appassionati».
La visione strategica
Il direttore Mariella Mengozzi ha quindi illustrato la sua visione strategica: «A partire dalla mission statutaria del Museo – che nasce per conservare e promuovere la conoscenza legata alla storia dell’automobile – lavoreremo per incrementare sensibilmente il numero dei nostri visitatori, ma soprattutto per coinvolgere, in modo più efficace e mirato, target diversi di pubblico e lo faremo attraverso l’implementazione di strumenti utili alla pianificazione della visita – la vendita online dei biglietti -, di servizi di intrattenimento – dalle audioguide ai simulatori – e di iniziative pensate ad hoc per ciascuna categoria. Non ci rivolgiamo solo agli appassionati di motori ma alle famiglie, alle scuole e ai gruppi organizzati, con particolare attenzione al B2B che, unitamente alle collaborazioni con aziende partner e sponsor, può aiutarci a garantire al museo le risorse adeguate per attivare iniziative e servizi, innestando un circolo virtuoso e opportunità di crescita. Queste risorse verranno impiegate per rafforzare tutte le attività che rappresentano un fiore all’occhiello del museo, come il Centro di Documentazione e il Centro di Restauro. Continueremo a lavorare sulle grandi mostre, focalizzate su temi specifici declinati anch’essi sulle varie tipologie di visitatore, puntando ad intensificare il legame con il mondo del motorsport – dalla Formula 1 al rally passando per le supercar – per avvicinarci a un pubblico più giovane. Le temporanee saranno sviluppate in collaborazione con altre istituzioni museali, in primis con i “Big Five”, la rete costituita dai cinque più importanti musei europei dedicati alle quattro ruote, nell’ottica di rafforzare la strategia di internazionalizzazione del museo con favorevoli ricadute sul territorio di Torino e del Piemonte».