Il parcheggio? Questione di app
di Gabriele Villa
Parcheggia tu da sola. Sì, insomma arrangiati. Così io non faccio a fatica a cercare un posto e a fare manovra. Sono i nuovi diktat del solito, impunito, maschilista? Macché, è il futuro. Frutto dell’alleanza tra Bosch e la casa automobilistica e.GO che troverà presto attuazione pratica, ancorché sperimentale, ad Aquisgrana, in Germania, entro l’anno, quando il nuovo parcheggio per la produzione di cluster ingegneristici, al campus Rwth, costruito da Immofinanz nel 2018, verrà attrezzato con l’automated valet parking. Basterà accostare, scendere dall’auto, prendere lo smartphone e usare un’app per comunicare all’auto di andare a parcheggiarsi. Bosch si occuperà delle tecnologie per l’infrastruttura del parcheggio e lavorerà con e.GO per integrare i veicoli della start-up nel servizio di automated valet parking. In una prima fase verrà implementato l’automated valet parking, usando fino a 12 auto elettriche e.GO Life che l’azienda mette a disposizione dei propri collaboratori per i viaggi di lavoro, in modo che possano presentare il servizio dell’automated valet parking.
Una soluzione anti-stress
“La tecnologia Bosch consente alle auto di parcheggiarsi, facendo risparmiare ai guidatori molto tempo ed evitando lo stress”, ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. “I parcheggi sono l’habitat ideale per city-car compatte e versatili, come la e.GO Life. L’automated valet parking ci permette di ottenere un risultato ancora migliore: far entrare nel medesimo spazio fino al 50% di veicoli in più. I clienti che decidono di avere questa tecnologia sulla propria e.GO Life pagano poco di più”, ha commentato Günther Schuh, ceo di e.GO Mobile. Di fatto l’infrastruttura intelligente del parcheggio assume il controllo del veicolo e questo modo di parcheggiare rappresenterà una tappa importante del percorso verso la guida autonoma. Questa sorta di rivoluzione è anche uno dei servizi della nuova divisione Connected Mobility Solutions di Bosch. Riepilogando: i guidatori lasciano semplicemente la propria auto in un’area di consegna all’ingresso del parcheggio. Utilizzando un’app sullo smartphone, l’auto riceve poi l’istruzione di muoversi all’interno del parcheggio fino a uno spazio libero e, successivamente, le viene dato il comando di tornare dal guidatore presso l’area di prelievo. Non è necessario che i guidatori monitorino la procedura; al contrario, possono andarsene dal parcheggio mentre l’auto sta ancora percorrendo il tragitto che la porterà allo spazio di parcheggio. Quello che rende possibile tutto ciò è l’infrastruttura intelligente. I sensori Bosch installati nel parcheggio monitorano il corridoio di marcia e l’area circostante, fornendo le informazioni necessarie per guidare il veicolo.
E arriva il “tour” Bosch-Mercedes
La tecnologia nell’auto converte in manovre di guida i comandi che arrivano dall’infrastruttura in totale sicurezza e ferma il veicolo in tempo in presenza di ostacoli o se qualcuno attraversa la strada. Per Bosch, la collaborazione con e.GO, è il secondo progetto sull’automated valet parking. Mercedes-Benz è il partner pilota per questa soluzione. Bosch e Mercedes-Benz hanno già implementato l’automated valet parking nel parcheggio del Museo Mercedes-Benz a Stoccarda, presentandolo al pubblico nell’estate del 2017. Bosch e Mercedes-Benz vogliono soprattutto raccogliere esperienze su come gli utenti interagiscono con i veicoli autonomi e su come sono percepiti tali veicoli. A tal fine, nelle prossime settimane le due aziende lanceranno ciò che chiamano un “experience tour”. Durante questo periodo, un esperto accompagnerà gli ospiti interessati in un percorso su un’auto autonoma nel parcheggio del Museo Mercedes-Benz, illustrando la tecnologia e rispondendo a tutte le domande.