Giacomo Mori, managing director di AlixPartners in Italia
Il nuovo studio di AlixPartners su “Car sharing” e “Ride sharing”
La conoscenza e la propensione all’utilizzo del car-sharing e degli altri servizi di mobilità condivisa da parte dei consumatori stanno trasformando significativamente il trasporto in tutto il mondo, e di conseguenza potrebbero portare a una trasformazione dell’industria automobilistica tradizionale più rapida di quanto ci si aspetti. Questo è quanto emerge da una ricerca sull’attitudine e l’uso del car-sharing e altri servizi di trasporto, condotto su oltre 5.000 consumatori nelle maggiori città di sette mercati chiave dell’automotive – Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Uniti e Stati Uniti – rilasciato dalla società di consulenza globale, AlixPartners.
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Car sharing vs Ride Sharing in Europa. Atteso un maggior incremento dell’utilizzo del car sharing in Germania (+34%) e in Italia (+32%). Gli italiani, nello specifico, utilizzano per lo più il car sharing (35%) vs il ride sharing (27%), mentre il ride sharing sta prendendo sempre più piede in Francia (37%) e Regno Unito (30%).
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Ride sharing nel mondo. In vetta al podio si trova la Cina, con il 99% degli intervistati che dichiara di conoscere il servizio e il 61% di averlo già provato. La Cina ha anche i più alti livelli di aumento dell’utilizzo previsto nell’anno a venire, con il 44% che afferma che useranno ancora di più il ride sharing. In seconda posizione si colloca la Francia, con il 97%, seguita dagli Stati Uniti con l’86%.
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Auto propria vs condivisione. In generale, la popolarità della mobilità condivisa ha già portato molti utenti a ritardare l’acquisto di un proprio veicolo. Ad esempio, nei Paesi europei coinvolti nel sondaggio, tra il 39% e il 64% degli intervistati ha affermato che il car sharing li ha indotti a evitare o rinviare l’acquisto di un proprio veicolo. Di contro negli Stati Uniti è stato il 29% degli utenti di car-sharing ad aver dichiarato di averne ritardato o evitato l’acquisto, così come il 21% degli utenti del ride-sharing.
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Barriere chiave: costo, disponibilità e accessibilità ai servizi. Tra coloro che hanno riserve sui servizi di mobilità condivisa, il costo è il problema più grande, con il 36% degli intervistati a livello internazionale che afferma che li userebbe di più se i servizi costassero meno. Tra le altre preoccupazioni relative al car-sharing è emersa la mancanza di disponibilità di veicoli di qualità superiore (identificata dal 30% degli intervistati a livello internazionale). Una maggiore trasparenza dei prezzi e una migliore selezione dei conducenti sono, invece, tra le principali preoccupazioni relative al ride sharing (identificate rispettivamente dal 26% e 24 % degli intervistati a livello internazionale).
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Il Robo-taxi sarà il futuro? Quando il tema è la sicurezza stradale, i “robo-taxi” o veicoli condivisi autonomi sono un’opzione per il 56% degli intervistati, che arriva fino al 59% quando si ricorda la loro maggiore sicurezza potenziale rispetto ai veicoli non autonomi.
“La mobilità condivisa sta indubbiamente trasformando il modo in cui le persone di tutto il mondo utilizzano i veicoli, e che cominciano a preferire la “disponibilità” di un’auto anziché la sua proprietà che implica un investimento significativo, per rimanere poi inutilizzata per la maggior parte del giorno. Nel corso del tempo, ci aspettiamo che queste tendenze si consolidino e abbiano un impatto crescente sulla quantità di veicoli personali di proprietà. Questo significa che, sia l’industria automobilistica tradizionale sia i nuovi operatori devono iniziare ad adattarsi rapidamente per stare al passo con le aspettative e le inclinazioni dei consumatori ” ha commentato Giacomo Mori, managing director di AlixPartners in Italia.