Il mio Giro di Sicilia tra paesaggi da cartolina, templi e l’immancabile cioccolato

Costanza Afan de Rivera

Tra le tante manifestazioni del calendario annuale c’è il Giro di Sicilia. Una gara ideata da Zio Vincenzo e rivisitata dal Veteran Car Club Panormus. Prima era una gara di velocità su strada. Si percorreva tutto il perimetro della Sicilia in 24 ore con partenza da Palermo il sabato pomeriggio, per terminare nuovamente a Palermo il pomeriggio della domenica. Oggi chiaramente non è più possibile, quindi è diventata una gara di regolarità e dura quattro giorni.

Siamo partiti il 2 giugno dopo pranzo, quindi prima tappa in notturna con arrivo a Marsala, dopo 144 chilometri.

Il venerdi abbiamo percorso 258 km, passando tra l’altro alla “ Scala dei Turchi” dove abbiamo fatto una sosta per ammirare un paesaggio da cartolina. Una rocca di basalto bianco prospiciente il mare che le erosioni hanno trasformato in gradoni. Poi Agrigento con rapida visita ai Templi. La sosta colazione a Palma di Montechiaro, cittadina che l’anno prima mi aveva concesso la Cittadinanza Onoraria. Dopo la partenza dall’autodromo della Valle di Templi, dove avevamo effettuato la prova di regolarità, dirigendoci verso Pergusa, benché il road book fosse perfetto, sbaglio strada. Solo la bravura del driver ha fatto si che non perdessimo molto tempo. L’ho sempre negato ma…mi era calata la palpebra per qualche minuto facendomi perdere la concentrazione.

Il sabato andando verso Niscemi, siamo stati fermati da un gregge, decine di pecore che con molta calma camminavano al centro della strada completamente indifferenti al suono dei vari clacson. A Modica ero attesa al Museo del Cioccolato. Li è sempre esposta l’Italia fatta di cioccolato e, al posto di ogni provincia c’è ,  sempre di cioccolato, il monumento più rappresentativo. I ragazzi per l’occasione avevano dipinto il famoso quadro del Boldini rappresentante mia Nonna, Donna Franca. A Scicli per colazione e il fine tappa dopo 29 chilometri a Piazza Armerina.

Domenica, ultima tappa di 170 chilometri. Passiamo per Enna, il capoluogo più in alto della Sicilia, tantissime persone ad ammirare le splendide auto. Uno stop a Sperlinga, dove c’è, secondo me,  il Castello più bello in assoluto. E’ costruito dentro la montagna. Si può visitare, ma è completamente spoglio e abbastanza abbandonato, peccato. Ripartenza verso Cefalù e naturalmente il finale a Floriopoli con le ultime gare di regolarità.

Alle 13, 30 all’ hotel “La Fiesta” colazione e premiazione. Anche questa volta una coppa per esserci classificati tra i primi dieci.

Abbracci e saluti tra tutti i concorrenti e appuntamento all’edizione 2017

 

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