Samuel Sed Piazza (Moovit Italia)

Il carpooling a servizio della mobilità urbana

di Tommaso Armati

Hurry Magazine ha intervistato Samuel Sed Piazza, country manager di Moovit Italia, app di riferimento per il trasporto pubblico. Moovit ha da poco lanciato a Roma un progetto di carpooling urbano, che invita gli utenti a condividere gli spostamenti in città con altri compagni di viaggio.

Il mondo della mobilità cambia, offrendo alternative impensabili fino a qualche anno fa. A che punto siamo rispetto al resto d’Europa?

“Anche in Italia stiamo assistendo ad un veloce cambiamento anche se permane, purtroppo, un forte divario tra Nord e Sud. Alcune amministrazioni locali, come quella di Milano, lo hanno capito per tempo e si stanno adeguando rapidamente. Altre amministrazioni, seppure stiano osservando questo fenomeno con interesse, non sembrano interessate ad investire risorse sufficienti in nuove tecnologie per la mobilità, come ad esempio Moovit stessa”.

Car sharing e veicolo di proprietà: complementari o alternativi?

“Totalmente complementari, anche se alla popolazione serve ancora del tempo per trovare il giusto equilibrio e capire che lasciare a casa la propria macchina, per utilizzare il Car Sharing, è una soluzione vincente ai fini di una mobilità urbana finemente ottimizzata”.

Che cosa manca per far decollare definitivamente la mobilità condivisa in Italia?

“Bisognerebbe investire sull’istruzione del cittadino verso queste nuove forme di mobilità e legiferare politicamente, in modo trasversale, per favorire l’ingresso sul mercato italiano di nuovi operatori attivi nel campo della mobilità alternativa”.

Quanto peso ha il valore etico rispetto a quello economico/utilitaristico per fare leva sugli utenti e spingerli all’utilizzo di una soluzione di mobilità condivisa?

“Troppo basso, anche se c’è molta più consapevolezza rispetto al passato ed il termine “ecologia” è sempre più presente nell’immaginario collettivo riferito alla mobilità. Lo scoglio, purtroppo per molti, ancora insormontabile, è la malcelata convinzione che la mobilità condivisa sia un’alternativa meno comoda, rispetto al mezzo privato”.

Come evolverà il vostro servizio nei prossimi anni?

“Le due direttrici, percorse con pari convinzione e perseveranza da parte di Moovit, sono multi modalità e informazione. Per questo motivo, continueremo a fornire informazioni sempre più precise per aiutare le persone a prendere le scelte giuste e vivere la città con i mezzi pubblici”.

Come ci si può differenziare dalla concorrenza e fidelizzare i clienti nel mercato della mobilità condivisa?

“Garantendo sempre tecnologie aggiornate, prezzi competitivi e un’ottima disponibilità del servizio sul mercato”.

Come immagina il traffico delle nostre città principali tra 10 anni?

“Lo immagino molto più smart. Non arrivo a credere che tra dieci anni il traffico sarà sparito, ma ritengo che sarà diverso, più gestito, organizzato e controllato da un sempre maggiore impegno delle amministrazioni cittadine e da pianificatori urbani, che avranno a disposizione strumenti di analisi e previsioni senza precedenti”.

Il car sharing del futuro sarà anche nei piccoli centri?

“La bellezza della Sharing Economy risiede nella sua capacità di essere scalabile e nella replicabilità dei sui “dettami”, applicabili in contesti sia macro che micro. Questo significa che sarà sempre più presente nelle nostre vite e, certamente, i piccoli centri urbani non saranno esclusi”.

Roma è la città con più auto di proprietà in Europa. Assisteremo a un cambio di rotta nei prossimi anni?

“Assolutamente si ed il nostro progetto di carpooling urbano, integrato al trasporto pubblico, ne è la riprova. Specialmente se prendiamo in considerazione il fatto che stiamo utilizzando un’infrastruttura esistente, le auto private, e la stiamo mettendo a servizio di una mobilità smart e condivisa. Nel futuro, insomma, sentiremo parlare di come Moovit Carpool abbia cambiato il concetto stesso di auto privata a beneficio della collettività”.

 

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