Il 2027 di Alfa Romeo: trapianto di cuore, da “sportivo” a “elettrico”
di Pierluigi Bonora
Dal “cuore sportivo” al “cuore elettrico”: è difficilissimo pensare a un’Alfa Romeo tutta elettrica. Eppure, in casa Stellantis la decisione è stata presa: dal 2027 anche il Biscione prenderà la “scossa”. E che scossa. Il Ceo Jean-Philippe Imparato, un ottimo manager, ha sicuramente davanti la sfida più complessa della sua brillante carriera. Anche perché, come spesso ama sottolineare, è nato su una Giulia 1300. E il Biscione lo ha fatto sognare fin da bambino. Imparato, ora, finalmente chiuso nel 2022 il capitolo Tonale (sarà probabilmente l’ultima Alfa Romeo con un motore endotermico, anche se abbinato a un’unità elettrica ricaricabile) , dovrà pensare, insieme a tutto il suo team, solo in modalità elettrica, coniugando – e qui si gioca tutto – la tecnologia a batteria con la passione, la sportività, la voglia di urlare e l’heritage del marchio.
Chissà cosa gli frulla per la testa, in proposito. La missione non è “impossible”, ma quasi. Del resto, due anni prima (nel 2025) la Ferrari farà debuttare la prima supercar 100% elettrica. Ma quello del Cavallino rampante, pure dominato dalla passione, rappresenta un mondo a sé. E tra le due, la sfida più difficile riguarda proprio Alfa Romeo. Ovviamente, se andrà in porto il piano “Fit for 55” della Commissione Ue, le auto con motore tradizionale, nel caso specifico le nostre amate Alfa Romeo rombanti, potranno circolare ancora, ahinoi fino a esaurimento. Ma a quali condizioni? E a quali costi punitivi?
E se il pubblico (non solo nel caso di Alfa Romeo, ma anche per gli altri marchi sportivi, soprattutto quelli tedeschi) non dovesse rispondere nel modo auspicato dai costruttori, nonostante le insistenze asfissianti di Bruxelles? Che cosa accadrà? E soprattutto: chi ne pagherà le conseguenze? Il Ceo di Stelllantis, Carlos Tavares, nel dare l’annuncio del prossimo trapianto di cuore a cui il Biscione sarà sottoposto, ha comunque messo astutamente le mani avanti: “Il vero tema nei prossimi anni – le sue parole – sarà il possibile aumento del costo della mobilità. Come reagiranno i cittadini, in una democrazia, all’aumento dei costi che sarà la conseguenza delle scelte politiche portate avanti sull’elettrificazione?“. Perplessità e timori non mancano, forse la partita non è ancora finita. Personalmente, anche se tutto appare ideologicamente segnato, tifo per i tempo supplementari.
chi volete che compri una alfa elettrica ? pazzesco
UNA FREGNACCIA COSMICA .CHI LA HA PENSATA NECESSITÀ DI TSO OBBLIGATORIO !!!