Identikit dell’outsourcing per le flotte

di Mauro Serena

 

GR Advisory, società indipendente di ricerche e analisi specializzata nel settore delle flotte aziendali, ha realizzato la più recente ricerca per conto del Corporate Vehicle Observatory (CVO), centro studi sulla mobilità e sulle tendenze del mercato creato dal Gruppo Arval nel 2002, focalizzata sul tema dell’outsourcing e della consulenza per le flotte.

I numeri dell’indagine

Le risposte inviate da 311 aziende italiane sono state raccolte attraverso una web survey. Si tratta soprattutto di grandi aziende con almeno 100 veicoli in flotta (62,2%), mentre la forma di acquisizione prevalente dei veicoli è il noleggio a lungo termine (71,6%).

Metà dei rispondenti hanno la qualifica di fleet manager (gli altri rappresentano vari ruoli aziendali, con prevalenza di procurement e facility).

Per un servizio professionale

Circa il 30% degli intervistati già ricorre a società di servizi per le flotte in outsourcing, anche se 7 aziende su 10 lo impiegano in misura parziale su specifici processi e non per gestire l’intero processo operativo della flotta.

Soprattutto l’outsourcing interviene in fase d’ordine del veicolo (configurazione, ordine e consegna del veicolo, ordine e fornitura di fuel card), nei processi amministrativi http://farmaciainitalia.com/cialis.html (supporto elettronico alla fatturazione) e in quelli di raccolta dei dati gestionali (reporting globale).

Nove aziende su 10, tra le realtà utilizzatrici di queste formule gestionali, giudicano positivamente la qualità dei servizi ricevuti, anche se solo un decimo ritiene che siano ad alto valore aggiunto, mentre le altre lo considerano di buon livello.

Cosa vorrebbero i fleet manager

I fleet manager che non utilizzano servizi di outsourcing sarebbero interessati principalmente ad un servizio di interfaccia verso i driver (gestione multe, consegna veicolo, invio documentazione), con un certo interesse anche verso il reporting. Il partner prescelto sarebbe preferibilmente una società specializzata di fleet management (60%) oppure il noleggiatore (31,4%).

L’outsourcing viene apprezzato perché permette di concentrarsi sulla parte più strategica della della flotta e perchè consente di ridurre il tempo che il fleet manager dedica alla gestione amministrativa e a quella dei driver.

Insomma, l’outsourcer ideale dovrebbe essere un partner affidabile in grado di offrire una vasta scelta di servizi che vanno da quelli basati sull’interfaccia umana, essenziali per l’assegnatario del mezzo (la consegna dell’auto e dei documenti), a quelli basati sulla tecnologia quali i sistemi di reporting.

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