Guida sicura: …anche nella vita
di Roberta Pasero
Primo. Tenete le mani a posto. Sul volante, intendo, come se l’orologio fosse fermo alle 9,15, per il resto dipende chi avete a fianco. Secondo. Avete un ostacolo sulla strada e nella vostra vita o un imprevisto, anche bello, nuovi amori, amicizie, lavori e non sapete come affrontarlo? Non state lí impalati a riflettere, ma uscitene guardando avanti, gettando il cuore (e la macchina) oltre l’ostacolo. Terzo. Smettetela di fissare lo specchietto retrovisore. Chi vedete? Auto che vi tallonano. Fantasmi del passato. Se li avete lasciati indietro ci sarà un perché. Quindi, accelerate in progressione, se vi raggiungono saranno i soliti vecchi guai.
Tre regole dei corsi di guida che valgono anche per la vita. Perché un circuito ha lo stesso andamento della nostra esistenza: rettilinei, curve a gomito, curve a esse, chicane, paraboliche. E anche ferri di cavallo e nuove varianti. Per questo un «Master Qualifyng Maserati» serve a perfezionare lo stile di guida e anche, forse, lo stile della propria vita. Chissà se è un segreto del successo dei 550 corsi che, in 21 anni, hanno raccolto sul circuito di Varano de’ Melegari oltre 7mila appassionati Maserati da tutto il mondo. Qui da mezza giornata a due giorni si é al volante di un poker di supercar che quando mai vi ricapita: GranTurismo, Ghibli, Levante Trofeo 580 cv, GranTurismo MC GT4. E pazienza se in tempi di Covid-19 si sta in auto con la mascherina, separati col plexiglass dai driver pronti a riportare sulla retta via.
«Qui la sicurezza si abbina alla tecnologia Maserati e si impara ad affrontare le emergenze capitalizzando l’esperienza per la guida sulla strada in caso di pericolo», spiega Andrea De Adamich, mito della Formula 1 e patron di questo circuito, tra Maserati belle da guardare e da toccare perché rivestite di Alcantara, altra eccellenza made in Italy partner dei corsi. «Guidare sicuri vuol dire anche stare bene nella propria auto e il nostro brand assicura eleganza, leggerezza, personalizzazione e sostenibilità ambientale», dice Andrea Boragno presidente di Alcantara.
Pronti, via. Io con un plotone di tedeschi e austriaci e solo un italiano già felice proprietario Maserati. Dalla teoria alla pista: uno, dieci, trenta giri, tra sessioni di handling veloce, inserimenti, frenate e accelerazioni, traiettorie millesimali, telemetria di bordo. Poi gli esercizi sul bagnato. Sono la migliore in quelli di frenata di emergenza con sterzata, magari mi riuscisse nella vita, meno in quelli di sovrasterzo antisbandata, ma senza Adas, e sono testacoda da stuntmen. «Guidare in sicurezza é come sciare: se fai bene lo slalom, riesci anche nella discesa libera», assicura De Adamich. «Invece, non sempre chi va forte sa affrontare curve e svincoli». Meglio non chiedergli se parla di guida o della vita.