Grandinate: come proteggere l’auto

L’estate 2020 è arrivata, ma temporali e grandinate restano sempre in agguato. Proprio per questo, automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio di proprietà del gruppo eBay, ha realizzato una piccola guida in tre punti per capire come proteggere l’auto, come tutelarla e l’entità di eventuali costi di riparazione dovuti a questo fenomeno atmosferico che in estate e in primavera rischia di causare problemi specialmente a chi non dispone di un parcheggio coperto.

In generale, le intemperie mettono a dura prova la resistenza della carrozzeria della propria vettura. La grandine è uno degli elementi più dannosi per la purezza delle linee dato che, in occasione di precipitazioni particolarmente violente, si rischia di ritrovare una macchina sfigurata da numerose ammaccature. Proprio per questo la grandine auto è uno degli incubi maggiori di ogni automobilista. Chi, infatti, non ha la possibilità di posteggiare la propria vettura in un luogo coperto, o non ha preso le dovute precauzioni proteggendola con un telo specifico, rischia di trovare la carrozzeria seriamente danneggiata o con parecchi graffi all’auto. Per tutelarsi è possibile ricorrere a un assicurazione contro eventi naturali e atmosferici o, con un minore investimento acquistare un telo copriauto antigrandine. 

Assicurazione. Per evitare di dover pagare un conto salato dal carrozziere, si può inserire nella propria Rc Auto la garanzia accessoria degli eventi naturali. A seguito del pagamento di un prezzo superiore del premio assicurativo annuale, la compagnia provvederà a risarcire l’assicurato per i danni materiali e diretti, causati al veicolo dagli eventi naturali presenti tra le condizioni di polizza. L’assicurazione contro eventi naturali, per esempio, copre i danni materiali e diretti causati da grandine e ghiaccio, inondazioni, esondazioni, alluvioni, trombe d’aria, mareggiate, frane e altro

Controllate scrupolosamente le clausole contrattuali, alcune ipotesi di danneggiamento dovute ad imperizia dell’assicurato comportano l’esclusione dal risarcimento. Riscontrati i danni grandine auto si dovrà denunciare l’evento alla propria assicurazione. Questa incaricherà un perito per visionare il mezzo e redigere una stima dei danni e dei costi di riparazione. Per velocizzare la pratica potete includere nella denuncia un preventivo di parte, redatto dal vostro carrozziere di fiducia ed allegare anche le foto dell’auto danneggiata, oltre alle prove dell’avvenuto evento.

Come difendere il veicolo. Se non si vuole investire una somma ulteriore per la copertura assicurativa per la grandine, è possibile proteggere la vettura con dei teli specifici. Sono numerose le alternative presenti in commercio, adatte a tutte le tasche. La più dispendiosa è denominata hail protector ed è un telo antigrandine per auto elettrico che si gonfia proteggendo la carrozzeria. Grazie a una specifica app che segnala in tempo reale il rischio di grandine, si può preventivamente gonfiare il telo e tutelare la vettura. I prezzi di partenza sono di circa 100 euro.

Se si vuole risparmiare e utilizzare la fantasia, si può proteggere la carrozzeria con un telo pluriball. Posizionando più strati di questo materiale, sia sulla parte superiore che sulla fiancata della vettura, si possono minimizzare gli effetti dannosi della grandine di medie dimensioni. Una volta impacchettata l’auto con il pluriball si può procedere nel posizionare un classico telo protettivo per tenere il tutto unito.

Costo delle riparazioni. La grandine oltre a deturpare la carrozzeria della vettura rischia di creare danni che comportano elevati costi di riparazione. Prima di rifiutare o una polizza assicurativa specifica è importante essere consapevoli che il prezzo di riparazione per piccoli danni in zone facilmente accessibili varia da 30 a 45 euro, mentre la riparazione di ammaccature più importanti possono costare anche 75 o 80 euro. Inoltre, se ai danni alla carrozzeria si aggiungono anche quelli al parabrezza o al lunotto, l’esborso potrebbe essere molto più consistente,  tra i 150 e i 300 euro, per l’acquisto del nuovo componente.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *