Gli incentivi ridanno fiato a Parigi: Italia in ritardo
Va comunque notato che in giugno in un contesto ancora dominato da risultati fortemente negativi brilla una piccola luce. Viene dal mercato francese che mette a segno un incremento dell’1,2% sul giugno 2019. E’ il primo effetto del massiccio piano di incentivi varato dal Governo del presidente Emmanuel Macron che ha destinato al sostegno dell’auto ben 8 miliardi. Nel consuntivo dei primi sei mesi anche il mercato della Francia è tuttavia ancora in profondo rosso, come d’altra parte quelli degli altri quattro paesi che insieme alla Francia si aggiudicano il 68,7% delle immatricolazioni dell’area. Il bilancio di metà anno vede infatti cali del 50,9% in Spagna, del 48,5% nel Regno Unito, del 46,1% in Italia, del 38,6% in Francia e del 34,5% in Germania.
Per quanto riguarda in particolare l’Italia, il terreno da recuperare è ancora moltissimo e non conforta certo il fatto che, mentre Francia, Germania e altri Paesi europei hanno già in vigore incentivi significativi per il rilancio del settore dell’auto, in Italia il Decreto Rilancio non prevedeva incentivi alla rottamazione per le vetture ad alimentazione tradizionale che nel 2019 rappresentavano il 92,4% delle immatricolazioni. La lacuna è stata colmata da un emendamento presentato dall’on. Gianluca Benamati, e condiviso da maggioranza ed opposizioni, che prevede incentivi anche per le vetture Euro 6 particolarmente virtuose sul piano delle emissioni. Questo provvedimento entrerà però in vigore soltanto dal 1° agosto.