Gli ambiziosi progetti di Fca

di Roberto Russo*

Utile netto stimato a fine 2022 tra 9 e 11 miliardi di euro circa, utile operativo tra 13 e 16 miliardi, ricavi tra 155 e 165 miliardi e free cash flow industriale tra 7,5 e 10 miliardi. Questi i numeri principali del nuovo piano industriale 2018/2022 di Fca presentato dall’ad Sergio Marchionne, che prevede un piano di investimenti di circa 45 miliardi di euro nel corso del quinquennio e un ritorno al dividendo già dal prossimo anno per gli azionisti, grazie all’azzeramento della posizione debitoria netta già dal mese di giugno dell’anno in corso.
Un piano ambizioso, ma realizzabile, focalizzato sullo sviluppo dei marchi più profittevoli, Ram e Jeep, sulla scia dell’importante lavoro già svolto in passato attraverso la creazione di piattaforme comuni e l’immissione sul mercato di nuovi propulsori.

La strategia di prodotto

Il “polo del lusso”, rappresentato dai due brand top della gamma in termini di marginalità, Alfa Romeo e Maserati, subirà una forte accelerazione; l’obiettivo al termine del 2022 è vendere 400mila Alfa Romeo rispetto alle 170mila attuali e 100mila Maserati, il doppio rispetto a quanto previsto a fine 2018. Nel corso del piano saranno presentati nuovi modelli a tecnologia avanzata, con una maggiore attenzione ai propulsori ibridi ed elettrici, dove Maserati punta a “sfidare” i top competitor Tesla e Porsche.

Le sfide

Si preannuncia un aumento ulteriore della presenza in Cina grazie all’espansione della rete commerciale, tanto che, a fine piano, i brand del lusso aumenteranno in maniera importante il loro peso all’interno del gruppo, sia in termini di profitti, che di diversificazione geografica.
A fine piano Jeep, Alfa Romeo, Maserati e Ram rappresenteranno circa l’80% dei ricavi del gruppo Fca rispetto al 65% attuale.Tra le nuove sfide assumono rilievo gli investimenti relativi all’elettrificazione dei veicoli e allo sviluppo della guida autonoma, pari a circa 9 miliardi di euro a fine 2022, sostenuti dalla partnership con Waymo (Google) e Bmw. Viceversa, entro il 2021 cesserà la produzione di veicoli alimentati a gasolio all’interno dell’area Emea, in conformità a quanto previsto dalla nuova normativa.
Un gruppo da 10 miliardi circa di utile netto a fine 2022 e con una posizione finanziaria netta positiva per circa 8 miliardi di euro, in termini borsistici, potrebbe ragionevolmente avere un valore intrinseco a fine piano compreso tra 60 e 75  miliardi di euro, pari a un valore per azione compreso tra 38 e 48 euro.

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