Giorda (Anfia): l’Ue ponderi bene il futuro dell’auto
di Pierluigi Bonora
Gianmarco Giorda, direttore di Anfia, fa una serie di considerazioni sul nuovo corso della mobilità, a partire dal rapidissimo cambiamento verso l’elettrificazione che, però, deve essere accompagnato con giudizio per evitare problemi all’industria europea dell’auto e ricadute negative sull’occupazione.
Importante, a tale proposito, è anche la discussione in corso al Tavolo Automotive voluto dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, insieme ai vari “sottotavoli” in via di definizione. Tre i temi principali all’ordine del giorno: mercato, politica industriale, infrastrutture.
Il 14 luglio l’Unione europea si è espressa sui nuovi limiti alle emissioni in vigore nel 2030 e nel 2035 (stop alle motorizzazioni Diesel e benzina, solo auto elettriche). E come volevasi dimostrare, la proposta dell’Ue ha scatenato un putiferio generale.
Ps: l’intervista a Gianmarco Giorda, direttore di Anfia, è stata realizzata prima del pronunciamento di Bruxelles.