Massimo Ghenzer
Giocare al buio sull’elettrico
di Massimo Ghenzer
L’obiettivo di ridurre le emissioni di auto e autocarri è giusto e da perseguire, ma non credo si possa risolvere con annunci e titoli di giornale. Iniziò la California una ventina di anni fa, dichiarando guerra ai motori termici e ai carburanti fossili, stabilendo nella data del 1 gennaio 2003 l’inizio dell’era della vendita delle auto a emissioni zero. Negli Usa le aziende automobilistiche, che non erano pronte a investire e produrre in volume vetture elettriche, scatenarono una battaglia legale e la data del 1 gennaio 2003 fu rimandata. L’annuncio della California, anche se non raggiunse l’obiettivo immediato delle emissioni zero, tuttavia suscitò dibattiti, riflessioni consapevoli e, di fatto, impresse un’accelerazione ai progetti per la riduzione delle emissioni. I numeri, poi, ci dicono che le vetture elettriche che si vendono in Europa e in Italia sono una percentuale bassissima del totale, e i veicoli a idrogeno rimangono un fenomeno da centro studi.
Volvo e la prova del 9
A distanza di una ventina di anni, un secondo e potente annuncio si affaccia sui media e guadagna i titoli di tutti i giornali; la Volvo, benemerita Casa svedese in mano a capitali cinesi, dichiara che dal 2019 produrrà solo vetture elettriche e ibride. A prima vista sembra una cosa giusta e da replicare, ma se analizziamo solo il nostro Paese, si nota come in Italia di vetture elettriche si parla, ma non si comprano, che le vetture diesel si vendono più che in passato e che l’ibrido stenta a decollare. Il governo ancora latita sul tema del rinnovo del parco vetture circolante e non investe sulla rete di ricarica per le auto elettriche.
I prezzi dei veicoli elettrici sono elevati e le incertezze superano le certezze. Le vetture ibride, come si diceva, non hanno ancora raggiunto una popolarità diffusa e il prezzo d’acquisto è sostenuto.
Tra rischi e possibili dietrofront
Quello della Volvo è un marchio apprezzato nel nostro Paese e ha una buona tradizione di vendita, di affidabili motori diesel e benzina. Sembra improbabile che dal 2019 rinunci a tutto questo per vendere solo vetture elettriche e ibride e, probabilmente, penalizzare il valore del parco di auto usate. Il percorso per la macchina del futuro sembra delinearsi verso l’elettrico, ma il 2019, come anno per sole vetture elettriche e ibride, è troppo in anticipo.