Ginevra si fa, anzi no: arriva il summit Oica sui Saloni auto 

di Pierluigi Bonora

 

Nuova mazzata sui Saloni dell’auto: Ginevra 2022 non si farà. Per la terza volta consecutiva (2020, 2021, 2022) salta quello che fino a pochi anni fa era considerata la rassegna internazionale dell’auto più importante in assoluto. A premiare l’evento, la neutralità del luogo in cui si svolgeva (in Svizzera non ci sono costruttori), la dislocazione «compatta» della rassegna e la comodità per raggiungere il Palexpo, collegato all’adiacente aeroporto internazionale e alla stazione dei treni). A colpire duro, secondo gli organizzatori, sono state «le difficoltà che il settore auto sta affrontando a causa della pandemia di Covid-19, mentre la carenza dei semiconduttori è diventata la nuova priorità da risolvere».

 

E così, di fronte alle molte cancellazioni da parte degli espositori, il Comitato organizzatore ha dovuto annullare il tutto. Solo un mese fa, lo stesso Comitato aveva annunciato il ritorno dell’evento a febbraio 2022 e l’accordo con il Qatar per tenerne, uno analogo, in autunno, a Doha. Ci riproveranno nel 2023. La realtà, comunque, vede queste manifestazioni ormai quasi tutte sparite, una crisi iniziata ancora prima della pandemia e dettata dalla mobilità che cambia e dagli investimenti dei costruttori sulle vere priorità: elettrificazione, guida autonoma, digital e servizi.

 

A salvarsi, in questo momento, sono le rassegne diffuse, sul modello dell’ex Parco Valentino di Torino, ora MiMo di Milano e Monza, oppure il Motor Valley Fest di Modena e dintorni. Iniziative che si tengono in estate, all’aperto, e capaci di mettere in simbiosi città e visitatori, passione e mobilità nuova che avanza, con eventi anche in pista e dibattiti di approfondimento. Un format provato i primi di settembre anche a Monaco di Baviera, dopo il de profundis di Francoforte, con il primo Salone biennale della mobilità, una parte in Fiera e l’altra nelle piazze.

Il futuro (sempre più nebuloso) dei Saloni dell’auto, intanto, sarà discusso in novembre a Napoli, in occasione del Selection committee e del Council di Oica, l’organizzazione internazionale dei costruttori di veicoli a motore. A fare gli onori di casa sarà Gianmarco Giorda, presidente del Comitato Saloni di Oica, nonché direttore di Anfia. «La situazione di incertezza – afferma – per la crisi dei chip, i costi delle materie prime e gli stop alle produzioni devono aver portato molti gruppi del settore a ritenere non idonea la loro presenza. Vero è che il format di queste rassegne impone un’ulteriore rivisitazione».

 

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