Germania: crisi energetica all’orizzonte

di Andrea Taschini, manager automotive, senior advisor

È sempre più chiaro che, come ho sostenuto sin dall’inizio, la transizione energetica, vista la follia che conteneva, non poteva essere ambientalista, bensì un disperato tentativo geopolitico tedesco di salvarsi, trascinando con sé tutta l’UE. Il tentativo tedesco, fallito, di vietare ai francesi il nucleare andava evidentemente in questa direzione.

Ora non ci rimane che pensare a noi stessi e alla nostra economia. Abbiamo riserve di gas e petrolio, abbiamo il Nord Africa con cui rafforzare i rapporti di cooperazione energetica, abbiamo l’opzione nucleare. La Germania entrerà in una spaventosa crisi energetica. Dovrà continuare con carbone e nucleare se vorrà sopravvivere e tutta l’UE è chiamata a dimenticare velocemente la miserrima faccenda del “Fit for 55” e le amenità sull’auto elettrica.


Per non citare il fatto che se una situazione simile a quella che riguarda l’Ucraina dovesse presentarsi in futuro a Taiwan, tutti i materiali per la transizione energetica – batterie, motori elettrici, microchip – non sarebbero più disponibili al pari del gas russo. Capitolo chiuso.

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