Gennaio in rosso: subito una politica industriale per l’auto

di Paolo Scudieri, presidente di Anfia

Al di là dei risultati di mercato del primo mese del 2022, in continuità con il trend fortemente negativo del secondo semestre 2021, mi preme evidenziare che non sono ulteriormente procrastinabili la definizione e l’avvio di un piano di politica industriale dedicato alla transizione della  filiera automotive, un processo che, se non adeguatamente gestito, potrebbe costare al  nostro Paese oltre 70.000 posti di lavoro persi. Diventa ogni giorno più concreto il  rischio che, in assenza di strumenti che accompagnino la riconversione, molte aziende si  trovino costrette a rimodulare investimenti e piani produttivi sul nostro territorio, a  danno della sopravvivenza di un settore trainante dell’economia italiana e, quindi,  della competitività dell’intero sistema Paese.

Alle misure di politica industriale occorre, inoltre, affiancare interventi strutturali per  sostenere la domanda di autovetture elettrificate e veicoli commerciali a basso impatto  ambientale, nella logica di trainare la produzione e instradare le scelte d’acquisto di  consumatori e imprese nella direzione degli obiettivi di decarbonizzazione della  mobilità in via di definizione a livello europeo, come, peraltro, stanno facendo tutti i  maggiori Paesi Ue, lasciandoci in ultima posizione in questo sfidante percorso.

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