Ford: interni a prova di igienizzanti
A causa delle linee guida imposte per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, sempre più persone si lavano le mani con gel igienizzanti, quando rientrano a bordo dei propri veicoli. Questo protegge il proprietario, ma potrebbe essere dannoso per gli interni dell’auto o del veicolo commerciale. Infatti, le sostanze chimiche presenti nei sanificanti per le mani, come l’etanolo, possono produrre reazioni a contatto con le superfici, provocandone l’usura prematura, a meno che non siano protette da rivestimenti speciali. Gli ingegneri Ford sono stati a lungo incaricati di testare nuovi prodotti sui materiali utilizzati all’interno dei veicoli dell’Ovale Blu.
Sulla base dei risultati dei test, la costituzione chimica dei rivestimenti protettivi può essere riformulata per garantire che gli interni rimangano intatti, indipendentemente dalle sostanze con cui entrano in contatto. “Già da alcuni anni avevamo notato l’uso crescente del disinfettante per le mani e, quindi, lo avevamo introdotto nei nostri test da molto tempo ormai”, ha dichiarato Mark Montgomery, Senior Materials Engineer presso il Materials Technology Centre, Dunton Technical Centre, Uk, Ford of Europe.“Anche il prodotto apparentemente più innocuo può causare problemi quando entra a contatto con le superfici, ma sostanze come i disinfettanti per le mani, le creme solari e i repellenti per gli insetti possono essere particolarmente dannosi”.
Anche se il disinfettante aiuta a uccidere i germi presenti sulle mani e gli interni dei veicoli Ford possono resistere ai loro potenziali effetti dannosi, non significa che il resto del veicolo sia privo di germi, soprattutto se condiviso con altre persone. Durante la pulizia, è auspicabile evitare l’uso di prodotti contenenti candeggina o perossido di idrogeno, nonché quelli a base di ammoniaca, poiché possono danneggiare i rivestimenti antiriflesso e antimpronta. Utilizzare il disinfettante per la casa può essere una soluzione efficace per eliminare ogni minaccia.
“Particolare attenzione dovrebbe essere prestata alle aree che vengono toccate più frequentemente come il volante, le maniglie, la leva del cambio, eventuali pulsanti o schermi touch, aste dei tergicristalli, braccioli e dispositivi di regolazione del sedile”, ha affermato Jenny Dodman, Chief Medical Officer, Ford of Britain. I team Ford di Dunton, in Uk, e di Colonia, in Germania, testano campioni di materiale a temperature che, in alcuni casi, possono raggiungere anche i 74° C – la temperatura che potrebbe raggiungere l’interno di un’auto parcheggiata in spiaggia, durante una giornata molto calda. Con altri test vengono simulate la prolungata esposizione al sole, attraverso l’uso di campioni bombardati con luce ultravioletta per un massimo di 1.152 ore (48 giorni). Inoltre, viene testata anche la resistenza della plastica a temperature fino a -30° C quando diventa più fragile, facendo rimbalzare ripetutamente una palla di gomma pesante, per assicurarsi che la plastica non si rompa.