Filiera: rafforzarla per il futuro del Paese

di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia

Il segno positivo del mese di dicembre, con l’indice della produzione dell’industria automotive italiana a +10%, è la conferma di un quarto trimestre 2020 in  recupero, avviato con l’inversione di tendenza di ottobre, dopo ben 27 mesi consecutivi  in calo. Nell’ultimo mese di un anno particolarmente difficile, in cui la produzione automotive nel suo complesso vede l’indice in calo del 21%, l’indice della fabbricazione di autoveicoli segna la sesta variazione tendenziale positiva consecutiva (+19,4%) e la conferma di una graduale ripresa arriva anche per i volumi produttivi delle autovetture, in risalita da luglio  scorso, che chiudono dicembre a +47,5%, pur risultando in flessione del 17% nel 2020 – flessione che è del 25% in Germania, del 29% in Uk e del 19% in Spagna.

Dopo un rialzo degli ordinativi del 22% a novembre, l’indice della fabbricazione di parti  e accessori per autoveicoli e loro motori presenta, come già nei due mesi precedenti, un segno positivo a dicembre (+2,4%). La filiera produttiva automotive italiana confida negli effetti favorevoli delle misure di incentivazione della domanda di nuove auto per guardare con ottimismo al trend del 2021, sebbene il mercato auto, complici gli effetti di calendario e le criticità della  pandemia ancora in corso, abbia aperto l’anno con un gennaio in ribasso (-14%).

Auspichiamo, inoltre, un rapido ritorno a una situazione di stabilità politica del Paese, per poter contare sull’attuazione di interventi strategici attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, imperdibile occasione per il rafforzamento competitivo della nostra filiera industriale, un comparto centrale per il futuro economico dell’Italia, attraverso il sostegno a investimenti e riconversioni produttive nella direzione della  mobilità verde e digitalizzata che caratterizza gli orientamenti di sviluppo europei e  internazionali.

Anche gli interventi sul capitale umano occupano un posto importante nell’agenda del cambiamento che il Paese attende, considerando le attuali difficoltà a livello  occupazionale – le ore autorizzate per la Cig nel settore automotive, nel 2020, sono  aumentate del 134% rispetto al 2019.

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