Filiera automotive: cosa cambia con Stellantis

Per il 73% delle imprese del settore della componentistica automotive italiana, la nascita di Stellantis, il nuovo gruppo frutto della fusione tra
Fca e Psa, rappresenta “un’operazione favorevole per lo sviluppo della filiera”
. E’ quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana realizzata dalla Camera di commercio di Torino, da Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI) del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Stellantis rappresenta un’opportunità di sviluppo principalmente per il possibile aumento dei volumi di fornitura grazie alle piattaforme comuni (il 51% delle risposte), ma anche per la presenza del nuovo gruppo su più mercati (il 25%), nonché per l’impulso che potrebbe essere dato alle collaborazioni tra imprese della catena di fornitura (il 23%). Domina invece la percezione dei rischi lo spostamento del baricentro decisionale verso l’estero (il 59% dei rispondenti), mentre per un’impresa su tre la maggiore preoccupazione deriva dalla possibile riduzione dei volumi di fornitura in Italia (il 32%).

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