Ferrari, vittoria in F1 non ancora incorporata nel prezzo

di Ennio Montagnani 
 

La doppietta nel Gran Premio di Montecarlo di Formula Uno non é bastata alla Ferrari a guadagnare terreno in Borsa. Lunedi, infatti, sulla scia dei risultati negativi dell’intero listino (l’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha perso due punti percentuali), il titolo Ferrari è arretrato da 76,4 a 74,8 euro. Ma martedi il titolo ha recuperato non solo le perdite di lunedi,ma si è portato a 76,7 euro. Ora l’azione del Cavallino rampante vanta performance in territorio ampiamente positivo sia dall’inizio dell’anno + 40,7% e sia negli ultimi 12 mesi +100,9%. D’altra parte, i risultati aziendali trimestrali superiori alle attese degli analisti e un campionato del mondo che si preannuncia finalmente all’altezza del nome e della storia per la scuderia di Maranello fanno ben sperare per i prossimi mesi. Infatti, in linea proprio con queste aspettative positive, è nettamente migliorato il giudizio degli analisti finanziari che seguono il titolo.

Le pagelle del mercato

Un anno fa, erano soltanto tre gli esperti del settore che nei loro report esprimevano una valutazione positiva sul titoli Ferrari (buy, acquistare, o outperform, perfomance in Borsa superiore alla media di mercato): adesso sono diventati 7 mentre sono sempre tre gli analisti (esattamente come 12 mesi fa) che nei loro report hanno attribuito un giudizio negativo (sell, vendere, o underperform, performance in Borsa inferiore alla media di mercato). Ma dove potrebbe arrivare il titolo Ferrari fra 12 mesi? Secondo la media dei prezzi obiettivo di tutti gli  analisti di settore potrebbe spingersi fino a 80 euro per azione (il 7% circa al di sopra dell’attuale quotazione): l’analista più ottimista si spinge a ipotizzare un prezzo di 90 euro (+20%) mentre il più pessimista lo colloca a 29,4 euro (-61%). La sensazione, però, è che la possibile vittoria nel mondiale in F1 non sia ancora incorporata nella valutazione del titolo Ferrari. 

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