Ferrari e Portofino: un binomio formidabile

di Piero Evangelisti

In giro ci sono tante ricerche, più o meno autorevoli e che non si sa esattamente quanto siano documentate, sulla popolarità di “nomi” e di brand a livello mondiale. Non c’è bisogno di consultarle per capire che sposare “Ferrari” e “Portofino” sia un binomio capace di varcare montagne e attraversare oceani e conquistare appassionati nei cinque continenti. Si chiama infatti Portofino la nuova Cabriolet, con tettuccio retrattile, che la Casa del Cavallino Rampante presenterà al Salone dell’Auto di Francoforte in settembre.

600 cavalli da godere

La nuova Portofino va a sostituire la California T (dalla West Coast si torna al nostro meraviglioso Mediterraneo) e monta un V8 che cresce di 40 cv di potenza massima raggiungendo i 600 cv che ci si chiede, prima di tutto, dove andare a scatenarli se non in pista, prenotando (per quanto riguarda noi italiani, ma ormai anche in Germania i tratti autostradali senza limiti sono sempre meno: sfatiamo un luogo comune) magari un circuito per qualche ora. La pista non è indispensabile, perché le Ferrari di oggi – e quindi anche la Portofino – sono auto da guidare tutti i giorni, maneggevoli, pronte ovviamente alla più piccola pressione sul pedale del gas mentre si viene accompagnati da un sound incomparabile. E’ comunque un piacere che costa, perché la Ferrari Portofino sarà in vendita a non meno di 200mila euro.  

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