di Piero Evangelisti
Costa 2 milioni di euro e soltanto 599 ricchi appassionati del mito Ferrari e delle creazioni del Cavallino Rampante potranno possederla: è Daytona SP3, terzo modello del programma Icona inaugurato con le Monza SP1 e SP2, supercar che celebrano, nei contenuti e nella linea, lo spirito di Ferrari, portando le emozioni della pista sulle strade di tutti i giorni attraverso la rilettura di modelli ed eventi che hanno fatto la storia delle Rosse di Maranello.
Alla 24 Ore di Daytona del 6 febbraio 1967, Ferrari compì una delle maggiori imprese della sua storia sportiva, piazzando tre vetture sul podio della prima gara del Campionato Mondiale Sport Prototipi di quell’anno.
La 330 P3/4, la 330 P4 e la 412 P, che sfilarono in parata alla bandiera a scacchi in casa degli storici rivali di Ford, rappresentavano altrettante evoluzioni della 330 P3, modello che il team guidato dall’ingegner Mauro Forghieri riuscì a migliorare nettamente in ciascuno dei tre fondamentali di ogni auto da corsa: motore, telaio e aerodinamica.
Sin dal nome, Daytona SP3 strizza l’occhio a quella leggendaria tripletta e sottolinea l’intento di rendere omaggio agli Sport Prototipi Ferrari che contribuirono a far entrare, di diritto, il marchio nella leggenda degli sport motoristici.
Espressione di potenza pura
Il suo design si basa sull’armoniosa contrapposizione di contrasti: superfici plastiche e sensuali si alternano a linee decise che ricordano l’ingresso preponderante dell’aerodinamica nel design di auto da corsa del tempo come la 330 P4, la 350 Can-Am e la 512 S.
Sempre dal mondo degli Sport Prototipi giunge la scelta forte di dotare Daytona SP3 di una carrozzeria di tipo “Targa”, con tetto rigido rimovibile: la vettura dona così al pilota emozioni uniche e gli garantisce, al contempo, grande fruibilità.
Dal punto di vista tecnico, Daytona SP3 si ispira alla raffinatezza delle soluzioni ingegneristiche già adottate nelle auto da corsa anni ’60; oggi come allora, infatti, la ricerca della prestazione è stata effettuata intervenendo sulle stesse tre aree.
La vettura monta un motore V12 aspirato in posizione centrale-posteriore, nuova versione del propulsore termico più iconico della Casa di Maranello che conta su 840 cv di potenza (dato che lo rende il più potente sinora prodotto da Ferrari) con 697 Nm di coppia e un regime massimo di 9.500 giri/minuto.
Il telaio è realizzato in materiali compositi utilizzando tecnologie da Formula 1 che mancano sulle Ferrari stradali sin da LaFerrari, ultima supercar del Cavallino Rampante.
Al pari delle vetture di ispirazione, infine, lo studio aerodinamico e stilistico è stato orientato alla massima efficienza tramite l’utilizzo esclusivo di soluzioni passive. La sapiente integrazione di queste innovazioni tecniche permette a Daytona SP3, che può superare i 340 orari di velocità massima, di accelerare da 0 a 200 km/h in 7,4 secondi e da 0 a 100 in soli 2,85 secondi: prestazioni esaltanti, che unite all’impostazione estrema e al sound inebriante del V12 trasferiscono al pilota emozioni senza pari.