Federauto e AsConAuto: fronte comune
Due interpreti forti per una collaborazione che non potrà fare altro che portare benefici a tutto il settore automotive. Da una parte Federauto, la Federazione Italiana Concessionari Auto; dall’altra AsConAuto, l’Associazione Consorzi Concessionari Auto. Le due realtà hanno deciso di unire le forze con l’obiettivo di superare le difficoltà e farsi trovare pronte, unite, di fronte al mondo che cambia velocemente.
Federauto e AsConAuto, la collaborazione
Unirsi e fare fronte comune. Parole che spesso sono state usate e abusate da molti ma che non hanno quasi mai trovato applicazione pratica. Ora, invece, ci pensano Federauto e AsConAuto a dare il buon esempio unendosi per fornire un unico interlocutore rappresentativo in grado di interagire con coerenza, convinzione e competenza a sostegno degli interessi di tutti gli associati e, di riflesso, della filiera. Una scelta ragionata, ponderata e condivisa. Due realtà che cercheranno di fornire un maggiore peso specifico a chi rappresentano, soprattutto nelle sedi istituzionali.
La soddisfazione di Federauto
Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto: “Riteniamo indispensabile che il Governo rifletta rapidamente sul valore dei provvedimenti già presi, che noi confermiamo essere in parte inadeguati e in parte nocivi, per adottare le necessarie correzioni di rotta. E in questa logica di condivisione di obiettivi che una maggiore sinergia e collaborazione tra la nostra Federazione e AsConAuto non può che rafforzare un fronte comune in grado di supportare i Concessionari italiani nelle sfide che li attendono”.
AsConAuto pronta a far sentire la sua presenza
Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto: “La capacità delle due Associazioni sarà di proporsi come un esempio virtuoso per il settore automotive. Federauto rappresenterà gli interessi comuni, in particolare nelle sedi di confronto istituzionali, mentre AsConAuto con la sua esperienza nell’ambito del Post-Vendita e dei Servizi potrà rafforzare il gioco di squadra dei Concessionari nel mercato, in un approfondimento sinergico, sia in Italia sia a livello europeo delle nuove necessità che si manifestano nello scenario della e-mobility.”