Fca story, in un anno dalla cravatta alle nozze
Dall’1 giugno 2018 all’1 giugno 2019: è passato solo un anno, ma sembra un secolo.Quel giorno, in una mattinata torrida, alla Cascina Bella Luigina di Balocco, circondata dalle risaie del Vercellese, Sergio Marchionne illustrava agli analisti il programma di investimenti di Fca fino al 2022: in tutto 26 modelli e 45 miliardi, dei quali 9 destinati alla svolta dell’elettrificazione. E, mantenendo fede alla promessa fatta all’inizio dell’anno, da sotto il pullover nero con la zip, aveva fatto spuntare una cravatta allacciata alla bell’e meglio: il segnale, in pratica, che il debito era stato azzerato.
A un anno di distanza, deceduto Marchionne nemmeno due mesi dopo quel dì, si parla di nozze tra Fca e Renault,che nella migliore delle ipotesi potrebbero essere allargate al duo giapponese Nissan-Mitsubishi, permettendo così al nuovo gruppo di diventare il primo per vendite nel modo, con 15,6 milioni di vetture.
È cambiato tutto, insomma, e non solo perché dalla cravatta si passa ora al frac in vista del matrimonio italo-francese. Anche il piano prodotti presentato a Balocco, proprio alla luce della nuova alleanza, potrebbe subire variazioni a causa delle sinergie che si creeranno tra Fca e Renault e, auspicano i presidenti John Elkann e Jean-Dominique Senard, e Nissan-Mitsubishi.
Insomma, quello che sta accadendo in questi giorni, era inimmaginabile un anno fa, viste le difficoltà di Fca, a quei tempi, di trovare il partner giusto. Indicazioni e scommesse, inoltre, portavano soprattutto alla Corea (Hyundai) e alla Cina (Geely, che tra l’altro si era fatta avanti). La pista tedesca (Volkswagen), gradita a Marchionne, non lo era altrettanto per i diretti interessati. Stesso discorso per l’americana Gm.
Scomparso Marchionne, è arrivato Mike Manley, che a Balocco era stato indirettamente investito dal suo mentore come suo successore; mentre il presidente Elkann è uscito prepotentemente allo scoperto piazzando il colpo Renault.
1 giugno 2019: Fca riparte verso un futuro interessante ma ancora pieno di incognite.