Sergio Marchionne, ad di Fca
Fca, perchè il titolo è da “mantenere” in portafoglio
di Ennio Montagnani
La causa civile avviata negli Stati Uniti dal Dipartimento di Giustizia per le emissioni diesel più alte rispetto agli standard, ha fatto sentire i suoi effetti in Borsa sul titolo Fca che dall’inizio della settimana ha perso il 2,8%. Sebbene l’azione del gruppo automobilistico torinese abbia lasciato sul parterre circa 6 punti percentuali nelle ultime due settimane, il suo guadagno da inizio anno resta ampiamente in territorio positivo (+10,2%) e perfettamente in linea con l’indice dei titoli principali di Pazza Affari (Ftse Mib: +10,9%). Ma cosa possono fare gli investitori adesso? Secondo il consenso dei 29 analisti internazionali di settore che seguono il titolo, emerge che vale la pena “mantenere” l’investimento in portafoglio. Infatti, 10 analisti hanno espresso un giudizio positivo sul titolo (con raccomandazioni “buy”, acquistare, o “outperfomance”, performance del titolo per i prossimi 12 mesi superiore alla media di mercato), altri 10 si sono schierati per una valutazione ‘neutrale’ (il titolo è correttamente valutato alle attuali quotazioni), mentre 9 analisti si sono dichiarati negativi sul titolo (con giudizio “underperformance”, performance del titolo al di sotto della media di mercato nei prossimi 12 mesi, o ‘sell’, vendere il titolo). Per quanto riguarda invece il prezzo obiettivo, ovvero a quale livello potrebbe trovarsi l’azione fra 12 mesi, la media dei 29 analisti indica gli 11 euro (pari a un +16,5% rispetto all’attuale quotazione): gli analisti più ottimisti ipotizzano invece un prezzo obiettivo di 20,1 euro, mentre quelli più pessimisti lo collocano a soli 5,5 euro.