Fase 2: occorre una terapia d’urto
Le concessionarie hanno riaperto, ma il cammino da percorrere per ritornare alla normalità è lungo e accidentato, come emerge chiaramente anche dal clima di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor. Questo indicatore è crollato infatti da quota 33,3 di gennaio a quota 3,6 di aprile. La forte contrazione del Pil già registrata nel primo trimestre 2020 (-4,7%) e le prospettive negative per il resto dell’anno rendono il recupero del settore auto problematico anche se un piccolo supporto alla domanda può venire dal fatto che la gente ha capito che il mezzo di trasporto più sicuro per limitare il contagio è l’automobile privata.
Una rottamazione in grado di dare slancio al settore dell’auto (e all’economia) deve quindi prevedere la sostituzione di vecchie auto, oltre che con modelli ad emissioni zero o molto basse, anche con vetture Euro 6 d ad alimentazione tradizionale. Rifiutare una soluzione di questo tipo per ragioni ideologiche è una grave colpa nei confronti della gente fortemente provata dall’emergenza oltre che delle ragioni dell’economia. Tra l’altro, l’Italia ha al suo attivo una precedente esperienza di incentivi alla rottamazione molto efficace: quella del 1997 quando chi rottamava una vettura di oltre 10 anni e acquistava una nuova auto riceveva un bonus dallo Stato che veniva poi raddoppiato con un bonus di pari entità obbligatoriamente riconosciuto dal venditore.
E non si deve sottovalutare che, adottando una formula analoga a quella del 1997, vi sarebbero non solo un impatto fortemente positivo per l’ambiente, ma anche risultati importanti per la sicurezza stradale, che è fortemente correlata all’anzianità media delle auto circolanti. Basti pensare che l’Italia, con un’anzianità media del parco circolante di 11 anni e 6 mesi, ha una mortalità per incidente stradale di 55 persone l’anno per milione di abitante, mentre nel Regno Unito, dove l’età media del parco circolante è di 8 anni, il dato corrispondente è di 27,5 morti l’anno per milione di abitanti.