Elettrico senza discriminazioni: privilegiare il “made in Italy”

di Giancarlo Giorgetti, ministro allo Sviluppo economico (dal programma “Agorà”)

 

Auto sì, ma per tutti e soprattutto made in Italy. Finalmente il governo ha deciso uno stanziamento di risorse importanti sul settore che devono incentivare la domanda, ma tenendo presente che l’auto non deve essere un bene di lusso. L’auto elettrica non può essere la seconda vettura per la città di famiglie abbienti che la utilizza per le incombenze cittadine: auto elettrica sì, ma per tutti. La trasformazione dell’auto, infatti, deve essere rivolta a tutti ed essere nella disponibilità di tutti. E anche gli incentivi e gli ecobonus devono tener presente questo aspetto. Non solo. Occorre privilegiare quello che viene prodotto Italia, e lo dico senza pudori rivendicando la scelta: se ci metti importanti risorse pubbliche devi valorizzare il prodotto italiano rispetto a quanto prodotto all’estero.

 

E per privilegiare quello che si produce in Italia serve l’impegno di Stellantis che deve continuare a credere nella produzione italiana: ora a 400.000 – 500.000 vetture, mentre in Spagna sono quattro volte tanto. Il tentativo perciò di riportare le produzioni in Italia è un imperativo, non facile. Stiamo però incalzando l’azienda su questo.

 

Rivendico anche il diritto dell’industria italiana affinché i biocarburanti vengano riconosciuti a livello Ue, cosa che attualmente non è, come fonte ammessa e compatibile. Altrimenti, conclude, non incideremo sull’universo di auto inquinanti che saranno possedute per la maggior parte da persone anziane e da chi non potrà permettersi il cambio.

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