Ecotassa, il governo faccia dietrofront. Altrimenti…
di Ferdinando Uliano*
La tassa sulle auto è un crimine verso l’occupazione del settore, il governo ritiri il provvedimento! I 5 miliardi di
investimento di Fca non devono essere messi in discussione. Come abbiamo più volte abbiamo denunciato nelle ultime settimane, con le dichiarazioni di Mike Manley, ceo di Fca, è successo quello che temevamo, la decisione governativa di tassare le auto a combustione in base alle emissioni di CO2, ha messo in discussione il piano industriale che ci è stato presentato il 29 novembre dai vertici di Fca, sia sul lato dei 5 miliardi di investimenti sia su quello occupazionale.
Per questo abbiamo giudicato un “crimine verso i lavoratori” il provvedimento governativo. Anche la versione modificata determinerà comunque un aggravio di costo nell’acquisto di più di 15 modelli di Fca prodotti negli stabilimenti italiani. Questo avrà degli effetti negativi sui volumi e sui lavoratori, che pagheranno in termini di maggior uso di ammortizzatori sociali, oltre al rischio licenziamenti.
Industrialmente ed ecologicamente è inspiegabile il provvedimento governativo, visto che il piano degli investimenti di Fca prevedeva l’equipaggiamento di motorizzazioni ibride ed elettriche su tutta la gamma dei modelli nel periodo 2019-2021. Per noi è indispensabile che il piano venga da Fca tutto quanto confermato, per salvaguardare i livelli occupazionali e gli stabilimenti, pertanto il Governo italiano ritiri il provvedimento modifichi la norma o la nostra reazione non si farà attendere, sarà forte e determinata anche con iniziative di protesta, perché da noi non saranno mai accettati provvedimenti che generano licenziamenti e chiusure di stabilimenti.
*Segretario nazionale Fim-Cisl