Ecobonus: c’è incoerenza tra elettriche e plug-in

di Francesco Naso, segretario generale di Motus-E

 

I nuovi incentivi alle auto elettriche, seppur positivi, rischiano di non essere pienamente efficaci. In base a quanto apprendiamo da fonti di stampa, infatti il Governo sta concedendo fino a 5.000 euro di incentivi per le auto pure elettriche a fronte di una spesa massima di 35.000 euro, mentre fino a 4.000 euro per auto ibride plug-in a fronte di una spesa massima di 45.000 euro.

Questo è incoerente con la prontezza degli sviluppi tecnologici in gioco e con le politiche sulle infrastrutture di ricarica messe in campo sinora: infatti da una parte lo Stato finanzierà con 740 milioni di euro le infrastrutture di ricarica ad alta potenza, dall’altra incentiverà auto che non ricaricano ad alta potenza.

Servirebbe coerenza tra le misure. Inoltre il fatto che gli incentivi non si estendono alle flotte aziendali rappresenta un’occasione persa. Come già detto, le flotte aziendali possono essere strumento di vera diffusione dei mezzi a batteria, portando sul mercato dell’usato, nel giro di 3-4 anni, veicoli elettrici che potranno essere acquistati anche da famiglie che non possono permettersi un mezzo nuovo. Il rischio vero è che l’ecobonus non sia del tutto efficace e che le risorse messe a disposizione non vengano utilizzate del tutto.

 

 

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