Ecco e-Boxer: altro van elettrico di Peugeot

di Piero Evangelisti

Dopo i mesi di lockdown, Peugeot vuole proseguire nel positivo trend di vendite che l’ha portata al record di 274mila veicoli commerciali leggeri consegnati ne 2019. Nei prossimi mesi la marca francese arricchirà la sua gamma di van con versioni full-electric, decisive per un traporto realmente sostenibile nelle grandi aree urbane. Dopo il nuovo e-Expert, Peugeot ha presentato nei giorni scorsi il nuovo e-Boxer, versione 100% elettrica, esempio perfetto della vasta offerta della Casa nel mercato dei veicoli commerciali. Forte del suo successo commerciale ottenuto dalle varie generazioni, con oltre 1.250.000 veicoli prodotti e venduti in 110 Paesi dal suo lancio avvenuto nel 1994, e-Boxer si presenta con molte carte vincenti.

Tra queste: due livelli di autonomia, fino a 340 km nel ciclo di omologazione Wltp (in corso di omologazione); due capacità della batteria (37 kWh e 70 kWh); 4 lunghezze e 3 altezze; un carico utile fino a 1890 kg (a seconda della versione); un volume di carico identico alla versione a combustione interna, fino a 17 m³. Tutto ciò significa che per il cliente professionale passare all’alimentazione 100% elettrica non comporta alcun tipo di sacrificio rispetto alla propulsione a benzina o diesel.

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Compagno di lavoro dall’anima “green”

Visto che quasi l’80% dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno, la versione elettrica di Peugeot Boxer diventa una scelta intelligente ancor più rafforzata dalla possibilità di accedere ai centri urbani, in alcuni dei quali l’ingresso è consentito solo a veicoli 100% elettrici. Questa nuova versione mantiene il design e tutte le apprezzate caratteristiche del Boxer tradizionale. Il nuovo  e-Boxer è dunque in grado di soddisfare le esigenze di tutti i clienti, dagli artigiani (specialisti nel settore edile, idraulico ed elettrico…), che possono contare su un efficiente partner quotidiano, alle aziende che tengono in modo particolare a possedere una flotta rispettosa dell’ambiente e a trasmettere un’immagine virtuosa, fino alle amministrazioni e agli enti pubblici (ospedali, comuni e altri enti) che sono in prima fila per promuovere il trasporto di merci a emissioni zero.

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