Ds7 Crossback è un atelier di lusso
di Piero Evangelisti
Creare un marchio premium non è un’operazione facile in campo automobilistico, basta vedere quanto ha impiegato il Gruppo Volkswagen a portare il brand Audi a competere ad armi pari con gli altri due blasoni tedeschi: quasi 25 anni dal rilancio dei “quattro anelli”. Ad appena due anni dalla completa autonomia raggiunta all’interno del Gruppo Psa Peugeot Citroën Ds e dopo aver lanciato modelli che rappresentano una rivisitazione di modelli con il double chevron, la marca Ds presenta al Salone di Ginevra Ds7 Crossback, la prima vettura – un Suv di taglia media – disegnata e progettata per essere esclusivamente una Ds. Il passo è importante e allo stesso tempo decisivo per il futuro del brand che ha scelto il “savoir faire” tipico dei francesi (quello che ispira haute-couture, profumi, grandi champagne) come elemento distintivo nella fascia premium. L’abito di Ds7 assume dunque un ruolo decisivo ed è curato in ogni più piccolo dettaglio puntando molto sulle luci, i proiettori anteriori e i gruppi ottici posteriori, costruiti affinché l’auto sia immediatamente riconoscibile. Salendo a bordo dell’auto sembra di entrare da Hermés e da Cartier allo stesso tempo, perché sellerie e finiture sono ancora una volta disegnate in puro stile francese, quello più lussuoso. Ma Ds7 Crossback non si ferma all’esteriorità ed è la prima Ds a montare assistenze alla guida (c’è anche il sistema per la visione notturna) e dispositivi come i due grandi schermi da 12 pollici che la collocano ai vertici nel suo segmento. Di Ds7 Crossback torneremo a parlare perché l’auto arriverà sul mercato soltanto a gennaio del prossimo anno.