Doxa sonda i giovani sulla mobilità
I giovani e l’auto. Doxa ha interpellato alcuni studenti dell’Accademia formativa Martesana di Gorgonzola (Milano), gli stessi che si stanno preparando a diventare operatori specializzati nelle officine. Le domande sono state poste dopo che un’indagine a largo spettro tra la popolazione italiana, presentata a #FORUMAutoMotive, aveva evidenziato una grande incertezza sulla scelta della macchina: diesel? benzina? ibrida? ibrida plug-in? elettrica? Gpl? a metano? Tra i consumatori, insomma, regnano confusione e non poche perplessità sulle notizie pro o contro le varie alimentazioni. E non è un caso che la tendenza degli italiani alle prese con l’acquisto di una nuova auto, sia quella di privilegiare la motorizzazione ibrida, la classica via di mezzo per stare tranquilli. A pensarla così è il 29% degli automobilisti ascoltati.
Gli studenti della Martesana, in proposito, chiedono maggiori informazioni e, in alcuni casi, temono anche che l’elettrico sia più inquinante di un motore diesel. Chi ha espresso il proprio parere, comunque, si è rivelato meno disorientato rispetto al caso generale rilevato da Doxa. Vediamo alcune risposte nel dettaglio: il fatto che sempre più Comuni limitino la circolazione alle vetture a gasolio rappresenta un deterrente importante per il 35% degli intervistati (rispondono «abbastanza» il 45% dei ragazzi).
Si nota invece un testa a testa nei punti di vista alla domanda se i diesel Euro6, quelli di nuova generazione, continueranno a circolare per lungo tempo: Doxa, in proposito, ha evidenziato le risposte «abbastanza» e «poco» a pari merito (33%). Anche qui risulta come le idee siano poco chiare a causa di informazioni sempre più spesso in contrasto tra loro. Emerge dallo studio la consapevolezza che i motori diesel, essendo soggetti a maggiori controlli per l’omologazione, risultino alla fine più «puliti» di quelli a benzina: il 42% ne è abbastanza convinto. E se per l’automobile elettrica il 22% sostiene che inquini più di un veicolo a gasolio, a pensarla diversamente è il 42%.