Foto: Massimo Ghenzer, presidente di Areté
Dopo Covid-19: l’auto al centro della mobilità
Anche in giugno l’auto si conferma il principale strumento di mobilità degli italiani. Permane la diffidenza verso i mezzi pubblici. Complice anche la crisi economica, solo 3 italiani su 10 sono disposti ad acquistare un’auto in contanti, metà è propensa a richiedere un finanziamento e l’11% si dice pronto a esplorare la formula del noleggio a lungo termine. Sta cambiando il processo di acquisto: 3 automobilisti su 10 si dicono disponibili ad avviare la trattativa online e a utilizzare piattaforme come WhatsAPP o Skype, dedicando tutto il tempo necessario ad acquisire informazioni utili anche nel proprio tempo libero (nel prime time o durante il weekend).
Sono questi i principali trend che emergono dalla survey mensile “Come cambiano le tue abitudini degli italiani ai tempi del Covid”, condotta a cavallo tra i mesi di maggio e giugno da Areté (azienda leader nella consulenza strategica fondata da Massimo Ghenzer) per fotografare i cambiamenti in atto nel mondo della mobilità.
Lo scenario determinato dall’emergenza Covid-19 resta ancora molto fluido con quasi il 67% degli italiani intenzionato a utilizzare l’auto per gli spostamenti abituali quando la situazione sarà tornata alla normalità. Solo l’11% si dichiara pronto a salire sui mezzi pubblici, mentre il 7% (in calo dall’11% dello scorso mese) utilizzerà la bici. Connessa a questa scelta, è interessante osservare che 4 italiani (erano 5 nella rilevazione di maggio) su 10 scelgono l’auto per ragioni di sicurezza, al fine evitare eventuali contagi, mentre altri 4 l’hanno sempre utilizzata.
La survey, come nelle precedenti edizioni, offre spunti interessanti sui cambiamenti in atto nelle modalità di acquisto delle vetture. Alla domanda come preferiresti acquistare un’auto, solo il 31% si dice intenzionato a farlo in contanti, quasi la metà con un finanziamento e l’11% ricorrendo a formule innovative come il noleggio a lungo termine, con un canone mensile e costi fissi, evitando l’immobilizzo di ingenti capitali.
Il dato più significativo riguarda il processo di acquisto dell’auto: il 30% del campione è favorevole ad avviare la trattativa online, il 70% preferisce andare in concessionaria. Tra i “digital addicted”quasi la metà vorrebbe utilizzare WhatsApp per fornire e acquisire informazioni ed entrare in contatto con il dealer, 1 su 4 preferirebbe utilizzare Skype. Dallo studio emerge con chiarezza l’ampia disponibilità dei potenziali acquirenti a condividere informazioni sull’auto con i venditori, soprattutto nella fascia pomeridiana (il 56%), mentre una quota crescente è favorevole anche a contatti nel tempo libero: il 17% nel prime time, il 43% il sabato o la domenica.
Capitolo test drive: 6 su 10 sono favorevoli alle prove a domicilio con dispositivi individuali di protezione, il 30% preferisce farlo presso la concessionaria.
“La nostra nuova rilevazione mensile”, sottolinea Massimo Ghenzer, presidente di Areté, “evidenzia uno scenario fluido della mobilità degli italiani, sempre più legati al bene auto e diffidenti verso i mezzi pubblici. In una fase critica per il mercato dell’auto, pur essendo in costante diminuzione i timori legati al possibile contagio, nuove prospettive di sviluppo si aprono grazie agli strumenti digitali di cui i potenziali acquirenti sono intenzionati a servirsi anche nel processo di acquisto della vettura. Questi ultimi sono inoltre disponibili a riservare all’acquisizione delle informazioni utili sull’auto da comprare tutto il tempo necessario, anche durante il tempo libero o nel corso del weekend. Un segnale chiaro di quanto l’acquisto dell’auto costituisca anche oggi per l’italiano un momento importante della propria vita, sia dal punto di vista emozionale che razionale”.