Diesel Euro 6d: promosso al test verità in strada
di Roberta Pasero
Brutti, sporchi e inquinanti. Non è più così per la new generation di motori Diesel, gli Euro 6d ad emissioni minimal. Lo dimostrano i dati della “Real Drive Emission Experience 2020″, voluti da Mercedes-Benz e Bosch che condividono la stessa filosofia di un futuro a zero emissioni.
Non test di laboratorio, ma una mini tournée tra Torino, Milano e Roma su cicli urbani e strade in condizioni reali di traffico, stop & go, semafori e rotatorie, mettendo alla prova auto Mercedes con tre tipi di alimentazione: una Classe A 200 d, con propulsore Diesel 2.0 da 150 CV, una Classe B 160, con motore 1.3 benzina da 109 CV e una Classe C 300 de EQ-POWER alimentata da 2.0 Diesel Plug-In.
Le prove in tre città
“Questi test, condotti dall’azienda di certificazione CSI, si basano su un dispositivo chiamato PEMS, ovvero Portable Emission Measurement System, un analizzatore portatile che permette la misura dei principali inquinanti come ossidi di azoto e polveri sottili, primi imputati delle emissioni in città”, spiega Carlo Mannu, Businness Development & Sales Manager Bosch Italia. “I test sono stati effettuati a Torino in condizioni equivalenti a quelle omologative, con oltre 200 parametri e un percorso di circa 90 minuti su strade urbane, extraurbane e autostrade. A Roma e Milano su lunghe percorrenze urbane”.
Meglio dei motori a benzina
I risultati fanno riflettere: i valori medi delle emissioni di ossido di azoto e del numero di particelle allo scarico dei motori Diesel Euro 6d sono inferiori a quelli di vetture con alimentazione a benzina a iniezione diretta, pur rimanendo entrambi decisamente al di sotto dei limiti. Inoltre in presenza di alta concentrazione di particolato, come nel caso in cui ci preceda un veicolo particolarmente inquinante, la concentrazione delle polveri allo scarico risulta fino a 2000 volte inferiore rispetto a quella dispersa nell’aria dell’ambiente circostante.
Sensibilizzare le Istituzioni
E adesso che lo sappiamo? “L’obbiettivo è dare queste informazioni tecniche all’opinione pubblica ma anche alle istituzioni perchè indirizzino le proprie scelte tenendo conto del salto tecnologico compiuto dai motori di ultimissima generazione”, spiega Eugenio Blasetti, responsabile External Affair e direttore comunicazione Mercedes-Benz Italia. “Dal 2039 venderemo automobili che non immetteranno un microgrammo di carbonio nell’atmosfera. A questo arriveremo attraverso l’elettrificazione e l’idrogeno per truck e veicoli industriali. Però prima, nel prossimo ventennio, i migliori alleati saranno elettrico e endotermico a partire proprio da Diesel puliti”. Una santa alleanza a emissione (quasi) zero.