Diesel ed Elettrico: da Man e Politecnico di Milano uno studio per carpirne vizi e virtù

Uno studio in ambito universitario, con protagonista da una parte Man Truck and Bus Italia e dall’altra il Politecnico di Milano. Il tutto all’interno del progetto Next Ways di Man Truck and Bus Italia, che quest’anno aveva come argomento “Diesel ed Elettrico – Presente e Futuro del Trasporto su gomma”. La firma sul progetto è di Sergio Savaresi, professore ordinario del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. Lo studio comparato tra l’impiego reale di un veicolo con motore diesel e un ipotetico veicolo equivalente con motore elettrico e batteria è servito per arrivare a delle conclusioni.

Diesel ed elettrico, un risultato sorprendente

I dati rivelano che il veicolo elettrico riduce di circa il 40% le emissioni di CO2 ma che i costi di gestione del veicolo elettrico sono, nel breve termine, circa del 40% più onerosi rispetto al veicolo diesel. Diverso è il risultato se, invece di parlare di piccole vetture, lo studio di sostenibilità lo si effettua su un veicolo pesante. Per lo studio di comparazione si è partiti da un caso reale, prendendo in esame il viaggio di un veicolo Man TGX 18.500 che ha percorso una distanza di oltre mille chilometri in 48 ore. Tramite la strumentazione di bordo del veicolo e sistemi telematici appositamente installati sono stati misurati e presi in esame alcuni parametri dell’andamento del veicolo (velocità, pendenze, accelerazione e consumi reali). Dallo studio di comparazione tra un veicolo a gasolio e un ipotetico veicolo elettrico si evince che: il veicolo elettrico ha una emissione equivalente di CO2 (assumendo di prelevare energia elettrica dalla rete italiana attuale) inferiore di circa il 40% rispetto all’equivalente veicolo a gasolio. E che il veicolo elettrico ha un costo totale di gestione maggiore di circa il 40% rispetto all’equivalente veicolo a gasolio.

Le conclusioni dello studio

“Lo studio dimostra che, a fronte di una riduzione di circa il 40% della CO2, il costo totale della versione elettrica è superiore del 40% rispetto alla tradizionale versione diesel rendendo dunque quest’ultima – a oggi – ancora la soluzione preferibile fra le due in termini di sostenibilità allargata. Considerando inoltre l’assenza di un’adeguata rete di ricarica ad alta potenza (che impatterebbe negativamente sui tempi di tragitto), è presumibile che non vi sarà una significativa introduzione nel parco circolante di veicoli pesanti completamente elettrici nei prossimi 5-7 anni” conferma il professor Savaresi. Nell’arco temporale dei prossimi 5-7 anni l’azione più realistica, efficace sia per contenere l’emissione di CO2 che di sostanze inquinanti, non sembra quindi essere il passaggio all’elettrico, ma una accelerazione del processo di adeguamento a livello Euro 6 del parco circolante.

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