Di Maio e il Tavolo “babele”
Ci permettiamo di dare qualche consiglio a Luigi Di Maio, vicepremier e ministro dello Sviluppo economico. Per l’ennesima volta viene ipotizzata l’eliminazione «di una tassa odiosa come quella del bollo». Iniziativa lodevole, anche se prima di lei ci avevano provato vanamente altri. Più di un passo avanti, lo aveva fatto la proposta di legge presentata dall’allora presidente della Commissione finanze della Camera, Daniele Capezzone. Testo poi affossato. Enunciare prima, qualcosa che potrebbe accadere poi, non fa bene a un settore che, nonostante il boom dei bonus sull’elettrico che lei esalta, è in sofferenza. Si potrebbe creare, infatti, il dannoso effetto attesa. Il potenziale cliente, aspetterebbe che il provvedimento sia in vigore, prima di pensare all’acquisto della macchina. Ma visto come è andata in passato, forse questa volta potrebbe non succedere: a prevalere sarebbe una giustificata rassegnazione. Leggiamo anche che lei, signor ministro, intende riconvocare, prima di agosto, il Tavolo automotive. Lo scopo è preparare, per settembre, un Tavolo Ue «per capire come affrontare insieme il futuro di questa industria fondamentale». Stupisce il verbo capire, ci permettiamo di rilevare, visto che da anni, in Italia, il settore spiega chiaramente quali sono i problemi da affrontare e risolvere: in primis, il parco auto (e camion) da rinnovare attraverso interventi strutturali che possano dare al Paese una mobilità più green e più sicura.
Benvengano i bonus per le auto elettriche, ma allo stesso tempo bisogna affrontare i temi reali e urgenti, lasciando da parte l’ideologia. Signor ministro, cerchi poi di sfrondare il più possibile i partecipanti al Tavolo di fine luglio. Riduca le presenze all’essenziale. Più gente c’è più caos si genera e più inutile diventa questo Tavolo. E, soprattutto, ascolti. Quindi, quando ci sarà il Tavolo Ue, si sinceri che la risposta che si vuol dare non sia in chiave franco-tedesca o ideologica (per voi, M5s, non è facile). Insomma, non si faccia fregare. Ma… informi subito i diretti interessati del Tavolo. C’è chi, con i bagagli pronti, lo ha appreso solo da una nostra telefonata.