Decreto Agosto: si rimetta mano

di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto

Nonostante tutto gli italiani sono andati in vacanza e l’auto ha svolto un ruolo fondamentale per la mobilità delle famiglie, perché meglio di altri mezzi di trasporto garantisce distanziamento sociale e, quindi, sicurezza. Questo è un dato positivo. Come è positivo il sostanziale pareggio delle immatricolazioni del mese: l’entrata in vigore degli incentivi dal primo di agosto ha sostenuto la ripresa del mercato. Lo dimostra in particolare la crescita a doppia cifra del canale dei privati che in una settimana hanno esaurito le risorse, poche, messe a disposizione del Governo per l’acquisto di autovetture Euro 6 benzina e diesel fino a 110 g/km di CO2.

Quanto al Decreto Agosto, che ha innovato in corso d’opera il quadro dei contributi statali avendo spacchettato la fascia 61-110 g/km in due nuove fasce, va rilevato che lo sfasamento tra l’entrata in vigore della norma dal 15 agosto e la messa a disposizione dei fondi solo da oggi 1° settembre ha certamente condizionato negativamente l’andamento delle immatricolazioni del mese e, comunque, ha creato tensioni sul mercato di cui avremmo volentieri fatto a meno, stanti le precedenti rassicurazioni del Governo sulla volontà di procedere in continuità. Così purtroppo non è stato.

In prospettiva, secondo noi è comunque opportuno ricalibrare il provvedimento che, così com’è strutturato, non è tarato sulle reali esigenze del mercato. Il suo limite, infatti è quello di indirizzare cospicue risorse ai veicoli elettrici che hanno ancora una domanda molto debole e limitata alla clientela con elevata capacità di spesa mentre la fascia a più alto interesse, quella compresa tra 91 e 110 g/km, maggiormente appetibile al mercato e accessibile ai consumatori, in grado di imprimere una decisiva spinta al rinnovo del parco, può contare solo su 100 milioni. Si tratta di fondi che, così come accaduto per la dotazione di 50 milioni di euro prevista dal Decreto Rilancio, andranno esauriti in poche settimane.

Per questo, pur apprezzando lo sforzo del Governo di sostenere il settore automotive con l’introduzione di nuovi incentivi, riteniamo necessario, in sede di conversione in legge del Decreto Agosto, eliminare quantomeno la frammentazione delle risorse per fasce e lasciare al mercato la libera capacità di tiraggio.

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