Dal tavolo Di Maio al tavolo Patuanelli. E il parco auto invecchia
Il neo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha deciso di convocare un tavolo sull’automotive. “Il settore è in grande difficoltà e bisogna fare qualcosa”, ha spiegato il ministro. Buona l’intenzione, peccato però che lo stesso tavolo, anzi un (inutile) megatavolo, lo ha aveva convocato lo scorso dicembre il suo predecessore, nonché ex vicepremier e capo del Movimento 5 Stelle, del quale Patuanelli fa parte, Luigi Di Maio.
Ebbene, è cambiato il governo ma i problemi del settore sono sempre gli stessi, se non addirittura aggravati. Avanti di questi tavoli non si combinerà alcunché. Servono provvedimenti immediati capaci di rinnovare il parco circolante e, allo stesso, stimolare l’acquisto di auto con motorizzazione in linea con gli standard sulle emissioni.
Una soluzione esiste già e basterebbe che il governo, lasciando da parte l’astio politico, la riprendesse con le opportune eventuali modifiche. È il provvedimento adottato dalla Regione Lombardia per la sostituzione dei veicoli inquinanti.
Patuanelli, all’automotive servono i fatti. Si lascino agli altri tavoli gli inconcludenti fiumi di parole. E poi, il suo amico Di Maio gli potrebbe spiegare tutto, visto cha aveva riunito di tutto e di più per discutere del problema.
Distruggere la cultura dell’Auto, l’ultima follia di gente con la decrescita infelice del cervello…