Da sinistra, Gian Carlo Muzzarelli e Antonio Bruzzone

Dal Motor Show al Motor Show Festival. A Modena. In maggio

“La città saprà essere protagonista del Motor Show Festival”. Lo ha affermato il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, concludendo il suo intervento alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (l’ex Motor Show di Bologna)  che cambia formula e si svolgerà a Modena dal 16 e al 19 maggio del 2019 tra il quartiere fieristico, l’Autodromo e, in maniera diffusa, sul territorio cittadino.

Intervenendo dopo il direttore generale di BolognaFiere, Antonio Bruzzone, e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il sindaco ha sottolineato come la “nuova formula del Motor Show trovi, nella Terra dei Motori, la sua sede naturale a Modena: un’opportunità che abbiamo accolto con entusiasmo”.

“Inizia il percorso per progettare la manifestazione – ha spiegato il sindaco – coinvolgendo il territorio, con lo stesso metodo di lavoro che abbiamo utilizzato lo scorso anno per il Modena Park, il concerto di Vasco Rossi con oltre 200 mila spettatori e altre decine di migliaia di persone in città”.

Protagonista la Motor Valley

Muzzarelli ha ricordato la presenza sul territorio (“in un raggio di 40 chilometri”) delle aziende che hanno fatto la storia del settore e che continuano a farla, con un circuito museale e di collezionisti privati che si snoda tra il Museo della casa natale di Enzo Ferrari a Modena al Museo Ferrari di Maranello, dalla showroom della Maserati al Museo Stanguellini, dal Museo Pagani di San Cesario al Museo Lamborghini e al Museo Ducati nel bolognese, fino alle collezioni di auto storiche di Righini nel castello di Panzano a Castelfranco e a quella di Umberto Panini nell’ambito di una splendida azienda agricola.

Un passaggio dell’intervento del sindaco di Modena è stato dedicato anche al progetto Masa (Modena Automotive Smart Area) del quale viene firmato all’Autodromo un protocollo d’intesa per la piena operatività, dopo aver già sottoscritto l’accordo con il ministero delle Infrastrutture.

Nel frattempo, nell’area nord della città, con le risorse del Progetto Periferie, sono partiti i cantieri per realizzare “un vero laboratorio a cielo aperto sulla mobilità del futuro, a partire dalla guida connessa e autonoma e alle sue implicazioni, anche economiche e giuridiche, che sono destinate a rivoluzionare il modo di muoversi nella realtà urbana”.

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