Crisi di governo, nuove norme sulla sicurezza stradale a rischio
di Andrea Tartaglia*
La crisi di governo in atto rischia di far saltare alcune norme che riguardano sicurezza stradale. La possibilità di uno scioglimento delle Camere e di nuove elezioni è alta e con essa si fa concreto il rischio che alcune norme in discussione o in fase di approvazione finiscano nel cassetto per chissà quanto tempo.
Come, ad esempio, quella sull’obbligatorietà dei seggiolini antiabbandono. A rischio anche il pacchetto di riforme del Codice della Strada, sul quale Governo e Parlamento si sarebbero dovuti pronunciare nei prossimi mesi. Mancano poi i decreti attuativi che permettono gli sconti sulle tariffe RC auto per gli automobilisti che istallano la scatola nera sulle proprie auto.
Seggiolini antiabbandono, manca il decreto attuativo
L’introduzione dell’obbligo di utilizzare in auto i seggiolini antiabbandono nasce dopo una serie di tragedie – in Italia e all’estero – che hanno visto i bambini vittime di involontarie dimenticanze da parte dei genitori.
La legge discussa e approvata sarebbe dovuta entrare in vigore lo scorso 1° luglio, ma una serie di lungaggini burocratiche non ne ha ancora permesso la stesura del decreto attuativo. Si puntava ad introdurla entro novembre, ma ora tutto si fa più difficile.
Modifiche al Codice della Strada, manca l’approvazione dell’Aula
La crisi di governo mette a rischio anche il pacchetto di modifiche del Codice della Strada già approvato in Commissione Trasporti, che deve però passare ancora l’esame di Camera e Senato. In caso di approvazione dell’Aula sarebbe immediatamente legge, ma il rischio che si areni a pochi passi dal traguardo si fa concreto.
In ballo ci sono norme volte a migliorare la sicurezza stradale, come le seguenti: l’inasprimento delle sanzioni per chi usa il cellulare in auto; l‘accesso in autostrada ai motocicli 125 cc purché guidati da maggiorenni; l’aumento dei fondi provenienti dalle multe destinati alla sicurezza, con l’obbligo di rendicontazione; l’introduzione delle strade scolastiche e degli stalli rosa; l’introduzione del doppio senso ciclabile o senso unico eccetto bici; lo snellimento dell’iter per presentare ricorso al prefetto.
Sconti su RC auto con scatola nera, manca il decreto attuativo
L’idea che chi installa sul proprio veicolo la scatola nera possa godere di sconti sull’assicurazione RC auto non è del Governo Conte, ma la crisi di governo rischia di far mancare l’obiettivo di realizzarla. Risale infatti all’estate 2017, ma a oggi mancano i decreti attuativi dei ministeri competenti – quello dei Trasporti e quello Sviluppo Economico – necessari renderla legge.
Senza la legge mancherebbe l’obbligo di tagliare il costo dell’assicurazione ai possessori di scatola nera, rimanendo una facoltà delle compagnie assicuratrici. A onor del vero, lo stallo dipende da alcune criticità emerse sia in tema di privacy sia di attendibilità della “black box”.
Accise sui carburanti: niente abolizione, anzi possibile aumento
Le accise sui carburanti rappresentano un tema molto dibattuto. A più riprese se ne è ipotizzata la riduzione o addirittura la totale cancellazione. Ma tagliare le accise è praticamente impossibile, visto che garantiscono un gettito di circa 25 miliardi di euro annui alle casse statali.
Il rischio, paradossalmente, è che possano aumentare. Infatti, se dovessero scattare le clausole di salvaguardia, i balzelli sul carburante aumenterebbero di 400 milioni di euro annui.
Revoca delle concessioni autostradali sempre meno probabile
Infine, c’è un tema molto sentito, almeno da una parte dell’ormai ex Governo Conte: quello della revoca delle concessioni autostradali. In particolare, di quella ad Autostrade per l’Italia. Un’idea che il Movimento 5 Stelle porta avanti dal 14 agosto 2018, quando crollò il ponte Morandi a Genova.
A oggi non esiste un appiglio legale che possa portare a una revoca senza correre il rischio per lo Stato italiano di pagare salate penali ad ASPI.
Nel rimpallo di responsabilità tra ministero dei Trasporti e Autostrade per l’Italia passa gran parte della querelle su cui si baserà il processo penale e i successivi risarcimenti. Ma sarà un passaggio importante per riscrivere con maggiore cura gli obblighi dei diversi soggetti in materia di sicurezza stradale e delle infrastrutture.