Crisi dei microchip: -3,9 milioni di veicoli nel 2021

AlixPartners, società di consulenza globale, ha diffuso le sue ultime previsioni sui costi dell’attuale carenza di semiconduttori per l’industria dell’automotive mondiale. Secondo le ultime stime aggiornate, AlixPartners prevede che nel 2021 la carenza impedirà ai costruttori di produrre 3,9 milioni di veicoli complessivamente, pari a una perdita di ricavi di circa 110 miliardi di dollari, un impatto marcatamente maggiore alla stima di 2.2 milioni di veicoli e 61 miliardi di fine gennaio.

“La crisi dei chip indotta dalla pandemia è stata aggravata da eventi che normalmente sono problemi routinari per l’industria automobilistica, come un incendio in un importante impianto di fabbricazione di chip o la siccità a Taiwan”, ha commentato Dario Duse, Managing Director e EMEA co-leader per l’Automotive e Industrial practice di AlixPartners, “ma tutto questo è ora divenuto un problema importante per il settore che sta parzialmente recuperando il crollo dei volumi del 2020; sarà fondamentale oltre che  gestire la crisi nel breve termine anche continuare a costruire resilienza della catena di approvvigionamento a lungo termine attraverso un ruolo più attivo nella gestione delle forniture di molte materie prime e della logistica”.

Corrado Belicchi, Director della practice Automotive e Industrial, ha aggiunto: “Oggi in un veicolo ci sono fino a 1.400 chip, e questo numero non farà che aumentare man mano che l’industria continuerà la sua marcia verso veicoli elettrici, sempre più connessi e autonomi. Ma la priorità assoluta per le aziende in questo momento è mitigare al meglio gli effetti a breve termine di questa crisi, utilizzando tutte le leve possibili, dalla rinegoziazione dei contratti alla gestione tattica della produzione, alla gestione delle aspettative di clienti e investitori. L’importante è essere proattivi e dotarsi di buone informazioni e analisi”.

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