Covid-19: usato (anche online) in crisi

Primo trimestre veramente negativo per l’industria dell’auto. I dati di vendita parlano chiaro: se gennaio e febbraio si sono chiusi con il segno meno rispetto al 2019, ma con percentuali minime, il coronavirus ha messo in seria difficoltà il mondo dell’automotive nel mese di marzo. Il nuovo segna un impressionante -86%, poco meglio va all’usato online, comunque in calo del 43%.

Brumbrum, il primo rivenditore diretto di auto online d’Italia che opera sul sito www.brumbrum.it, ha effettuato una ricerca sull’andamento del mercato dell’usato in rete nei primi tre mesi del 2020 avvalendosi dei dati raccolti dall’Osservatorio brumbrum, il proprio Osservatorio di rilevazioni e indagini statistiche online in ambito automotive.

Dunque, si è chiuso un marzo difficile per l’industria nel nostro Paese. Sono state numerose le contromisure attuate nell’ultimo periodo dal Governo per contenere il rischio di contagio dal coronavirus. Queste limitazioni però hanno delle conseguenze e ogni settore produttivo sta affrontando una grave crisi dovuta alla gestione della pandemia. Il mondo dell’auto è tra questi. Con il lockdown e la quarantena sono calati drasticamente gli acquisti di vetture, sia offline sia online.

Per quanto concerne le auto usate in rete, a marzo 2020 sono state vendute il 36% in meno rispetto a febbraio, -43% rispetto allo stesso mese dell’anno passato. Prendendo in considerazione l’intero primo trimestre si registra il 36% di vendite in meno rispetto al Q1 del 2019.

Con fabbriche e concessionari che hanno chiuso da tempo, diventa sempre più difficile anche l’approvvigionamento di vetture. Anche nell’ambito dell’usato online si evidenzia un problema di stock. Il calo di marzo rispetto a febbraio 2020 è del 38%, -47% rispetto a marzo 2019.  Poco meglio se si analizza tutto il trimestre, dove il calo di vetture in stock è “solo” del 19% rispetto al Q1 del 2019. Difficile fare previsioni sull’andamento futuro, senza avere informazioni sulla cosiddetta “Fase 2”. Quel che è certo è che la ripresa sembra ancora lontana.

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