Foto: Eric-Mark Huitema, direttore generale di Acea

Covid-19: impianti e occupazione in Europa

I posti di lavoro nel settore auto colpiti dal blocco dovuto al virus sono attualmente 1,11 milioni in Europa. Lo indica l’Associazione europea dei produttori di automobili (Acea). Questa cifra si riferisce solo alle persone direttamente impiegate dai produttori di automobili, camion, furgoni e autobus: l’impatto sulla più ampia catena di approvvigionamento automobilistica è ancora più critico. Le perdite di produzione in tutta la Ue ammontano a 1.231.038 veicoli a motore.

In Italia si tratta di quasi 70mila posti di lavoro, in Germania di oltre 569 mila, in Francia di 90 mila, in Belgio 14.600, in Cechia 45 mila, in Polonia quasi 18 mila, in Spagna 60 mila, in Romani 20 mila, in Ungheria 30 mila. La perdita di produzione in Italia è stata finora di oltre 78 mila veicoli, in Germania di quasi 400 mila, in Francia di 13 mila, in Spagna 237 mila, in Cechia 83 mila, in Polonia 43.500, in Ungheria quasi 35 mila.

In totale i posti di lavoro diretti nel settore auto Ue sono 2,6 milioni in 229 impianti di assemblaggio e produzione di veicoli. Il più ampio settore automobilistico offre posti di lavoro indiretti e diretti a 13,8 milioni di persone nell’Unione europea. «In questo momento, la preoccupazione principale di Acea e di tutti i suoi membri è gestire l’immediata crisi del settore automobilistico, che si è sostanzialmente arrestato, cosa che il settore non ha mai sperimentato prima», ha dichiarato Eric-Mark Huitema, direttore generale. “La nostra prima priorità è proteggere la salute e l’occupazione di quasi 14 milioni di europei che lavorano direttamente o indirettamente nel nostro settore”.

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