Coronavirus: la concessionaria offre gratis al Comune due auto per trasportare medicinali e alimentari
Il bel gesto arriva da un piccolo comune in provincia di Sondrio, Poggiridenti. In questa frazione di 1.903 abitanti nasce e si sviluppa un chiaro segnale di solidarietà, un aiuto concreto a chi, in questi periodi di emergenza sanitaria da coronavirus, ha estremo bisogno. Ma anche un insegnamento per tutta l’Italia. Protagonista la concessionaria Toyota Finiguerra di Marco e Mauro Finiguerra, che ha deciso di cedere gratuitamente al Comune l’utilizzo di due vetture per i servizi di consegna medicinali e cibo a persone in difficoltà.
Il coronavirus si batte con la generosità
Un gesto al quale hanno deciso di contribuire anche la concessionaria Baruffi Cars Peugeot e autofficina Moltoni Auto Citroen, tutte di Poggiridenti piano. “L’iniziativa è nata perché tutti noi abbiamo veicoli a uso cortesia nel nostro parco auto – precisa Marco Finiguerra – che ad oggi non usiamo. Perché abbiamo deciso di chiudere immediatamente, per la salvaguardia della salute dei nostri dipendenti, di noi stessi e delle rispettive famiglie. E quindi erano lì, ferme”.
Un progetto che potrebbe ampliarsi
L’idea di dare le vetture in comodato gratuito al Comune di Poggiridenti potrebbe essere solo l’inizio di un percorso. “Vorremmo ampliare questo gesto alle nostre quattro concessionarie presenti sul territorio – prosegue ancora Marco Finiguerra – perché è giusto che si dia il nostro contributo”. Le altre concessionarie si trovano a Civate, Osnago e Talamona, tutte in provincia di Sondrio. “Il sindaco Giovanni Piasini sta diramando ogni giorno informative a tutta la popolazione – prosegue ancora Finiguerra, titolare dell’omonima concessionaria che fa parte di Doc Ricambi Originali, Consorzio che annovera al suo interno 80 imprenditori dealer auto delle provincie di Lecco, Como, Sondrio, Monza Brianza e Milano Est – i veicoli fisicamente non sono ancora stati consegnati ma ci aspettiamo di farlo nell’immediato, già oggi o domani. Un grazie sincero al Sindaco, che ha accettato la collaborazione. E’ anche merito suo avermi detto sì e un bel “Grazie Marco”. Senza stretta di mano naturalmente!”.
Un’idea da un tragico ricordo d’infanzia
Da dove è nata quest’idea? “Nasce da una memoria che ho io personalmente – ricorda Marco Finiguerra – quando ero piccolo in Valtellina ci fu un’alluvione molto importante. Era il 1987 e fu un dramma, che si creò da una situazione climatica difficilissima. All’epoca mio papà, Antonio Finiguerra, prese l’iniziativa di dare alla protezione civile dei veicoli in prestito per coordinare gli interventi d’emergenza. Un ricordo che mi è sempre rimasto lì e non è più andato via. Oggi io posso fare un altro gesto importante come quello di mio papà, ne sono fiero. In questi momenti bisogna ricordare anche quello che fecero i nostri genitori, le cose belle ed utili bisogna essere in grado di ritirarle fuori”.