Ancora una volta Fca ha confermato il suo straordinario stato di salute, rompendo la soglia del miliardo di euro di utile netto realizzato in un solo trimestre.

Il boom di redditività della società nel primo semestre del 2017 è testimoniato dalla crescita dei ricavi netti del 2% rispetto allo stesso periodo del 2016 (55,6 miliardi di euro contro 54,4 miliardi), cui ha fatto seguito un incremento più che proporzionale dell’Ebit e dell’utile netto, aumentati rispettivamente del 13% (3,4 miliardi contro 3 miliardi) e del 42% (1.8 miliardi contro 799 milioni); l’indebitamento netto si è ridotto di circa un miliardo di euro nel secondo trimestre, toccando quota 4,2 miliardi, per effetto dei flussi di cassa generati dalla gestione operativa.

L’ad Sergio Marchionne ha confermato tutti i target previsti per la fine dell’anno in corso e, cosa molto importante, non ha escluso un possibile ulteriore scorporo all’interno del gruppo che potrebbe portare i marchi premium, Alfa Romeo/Jeep da una parte e Maserati dall’altra, alla quotazione separata dal Gruppo FCA. Lo stesso ceo ha però rimandato ulteriori annunci ufficiali al termine del primo semestre 2018, quando verrà presentato il nuovo piano industriale del gruppo

Di fronte alla solidità dei numeri del gruppo e alla prospettiva di nuove operazioni di spin-off non posso che confermare una view molto positiva sul titolo Fca con un target price a due anni pari a circa 18 euro per azione.