Foto: Claudio Spinaci, presidente di Unem

Consumi petroliferi: 2020 nero, mai così giù dagli anni ’60

I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 49,9 milioni di  tonnellate, in calo del 17,1% (-10.267.000 tonnellate) rispetto all’anno 2019. Valori complessivi  mai così bassi nella storia italiana dai tempi del boom economico degli anni ’60, anche nell’ampiezza. Mai era accaduto che in un solo anno si avessero riduzioni dei consumi superiori a 10 milioni di tonnellate, semmai rilevate in più anni, di particolare criticità, come ad esempio le  crisi petrolifere dei primi anni 80 o, in tempi più recenti, nella crisi economico-finanziaria dei primi  anni dello scorso decennio (2012-2014).

I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 25,6 milioni di  tonnellate, con un decremento del 17,7% (-5.513.000 tonnellate) rispetto all’anno scorso. In particolare, rispetto all’anno 2019, la benzina totale ha mostrato un decremento del 21,2%; benzina venduta sulla rete ha mostrato un calo del 21,1%; il gasolio autotrazione ha evidenziato una flessione del 16,6%, mentre il gasolio venduto sulla  rete del 20%.

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Nel 2020 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato una riduzione del 27,9% con  oltre 530.000 vetture in meno immatricolate rispetto al 2019. Quelle a benzina hanno rappresentato  il 37,8% del totale (era il 44,5% nel 2019), quelle diesel il 32,7% (era il 39,8% nel 2019), mentre  le ibride il 18% (era il 6,9% nel 2019). Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 6,8%,  a metano del 2,3% e delle elettriche del 2,4%

I consumi petroliferi di dicembre, pari a circa 4,2 milioni di tonnellate, in calo del 15,6% (- 783.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2019, sono in linea con le previsioni di Unem e riflettono integralmente gli effetti delle molteplici misure emanate nel corso del mese per  contenere e gestire il diffondersi della nuova ondata di Covid-19 che, di fatto, hanno limitato gli spostamenti, invece generalmente intensi durante le festività. I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in più, sono  isultati pari a 2,2 milioni di tonnellate, di cui 0,5 milioni di benzina e 1,7 milioni di gasolio, con un decremento del 14,6% (-375.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2019.  A pesare sui consumi di carburanti è stato il protrarsi delle limitazioni regionali decise per fasce. Anche i progressivi passaggi, nel corso del mese, alla fascia meno restrittiva in diverse regioni inizialmente in zona rossa (es. Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Calabria, Campania, Toscana  e Provincia autonoma di Bolzano), così come il passaggio di altre dalla zona arancione alla zona gialla, non è stato in grado di attenuare gli effetti delle limitazioni che, in concomitanza del  periodo natalizio, sono state inseverite ed estese a tutto il territorio nazionale.  In particolare: la benzina totale ha mostrato un calo del 22,4% (-137.000 tonnellate) rispetto a dicembre 2019,  simile l’andamento della benzina venduta sulla rete (-22,9%); il gasolio autotrazione ha evidenziato un decremento del 12,2% (-238.000 tonnellate), mentre  il gasolio venduto sulla rete del 18,5%, in conseguenza di un andamento meno negativo per il  gasolio extra-rete usato soprattutto per il trasporto merci (-6,4%). Ancora molto negativo il carburante per aerei che, con un -69% rispetto allo stesso mese del  2019, non mostra alcun segnale di recupero, sebbene la componente dell’aviazione militare,  ancora in forte crescita (+105,8%), abbia leggermente attenuato il drastico calo degli usi per  l’aviazione civile (-76%).  Tra i principali prodotti petroliferi si conferma in territorio positivo, anche per questo mese, il  bitume (+18,6%), grazie ad una generalizzata attività di manutenzione stradale anche a livello  comunale e alla forte richiesta del comparto industriale. Il 2021 pieno di incognite

Per gennaio 2021, stando ai dati del “modello dinamico” di Unem e in base alle  informazioni al momento disponibili, si stimano volumi complessivamente ancora in calo di oltre  il 15% rispetto allo stesso mese del 2020 e di oltre il 17% rispetto al gennaio 2019, considerando  le recenti disposizioni (in vigore fino al 5 marzo) e il fatto che oltre l’81% dei volumi dei carburanti  erogati sul territorio nazionale nel 2019 cadono nuovamente nelle zone rosse e arancioni. Quanto alle attese per tutto il 2021, molto dipenderà dall’evoluzione della pandemia e dalle  conseguenti misure adottate sia per il suo contenimento che per attenuarne l’impatto  sull’economia. Certo è che il recupero dei volumi sarà lento e parziale rispetto a quanto perso nel  2020. Altro elemento chiave sarà l’esito delle vaccinazioni su scala internazionale, in grado di  incidere sul recupero dei flussi turistici, atteso nella seconda parte dell’anno, che consentirebbe  non solo il rilancio delle attività connesse (viaggi, alloggio e ristorazione), ma anche la graduale  ripresa della movimentazione del traffico aereo.

In ultimo, si ricorda che nel mese di dicembre le immatricolazioni di autovetture nuove,  nonostante gli incentivi, peraltro rinnovati con l’ultima legge di bilancio, hanno evidenziato un  calo del 14,9%. Nonostante la forte crescita delle ibride, quasi il 70% delle vetture immatricolate nel mese hanno ancora una alimentazione “tradizionale”.

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