Conftrasporto-Confcommercio: i tre punti del manifesto 

Conftrasporto-Confcommercio ha redatto un manifesto per il Recovery Fund preme sull’urgenza di ‘Riconnettere l’Italia’, basandosi su tre punti. Sono formazione professionale, transizione verde e digitale, infrastrutture.

Coronavirus 

L’emergenza sanitaria ha avuto effetti devastanti su tutto il settore. Secondo l’Ufficio studi di Confcommercio, nel primo semestre i traffici passeggeri si sono infatti più che dimezzati e quelli merci si sono ridotti di circa un quarto. Contrazioni che minano la sopravvivenza di una filiera che garantisce a imprese e persone l’accesso ai beni di prima necessità.

Conftrasporto-Confcommercio

Per Conftrasporto-Confcommercio c’è bisogno un mix di interventi che, al necessario potenziamento infrastrutturale di medio e lungo termine, affianchi incentivi e sostegni alla domanda per trasporti più efficienti, sostenibili, sicuri. A questo proposito, il ‘manifesto’ sollecita la messa a punto di una mappa sullo stato dei ponti e delle infrastrutture (anche) per consentire ai trasporti eccezionali di poter circolare in sicurezza. Il Recovery Fund non dovrà dimenticare gli investimenti per l’autotrasporto. Per facilitare l’accesso al credito e agli incentivi da parte delle imprese e semplificare le procedure amministrative.

La Formazione e il Lavoro

Occorrono investimenti per gli Istituti Tecnici Superiori della logistica e del mare per accrescere le competenze digitali dei giovani e lo sviluppo del settore. Fra gli strumenti da incentivare, la formazione a distanza per i vantaggi connaturati in termini di tempo ed economici. Borse di studio per la formazione di alto livello per master universitari dedicati alla logistica. Al fine di preparare anche a carriere lavorative manageriali.

La Transizione verde e digitale

Il Green Deal proposto dalla Commissione europea impone risposte concrete e immediate. Quelle individuate da Conftrasporto sono un ingente piano di finanziamento per il rinnovo del parco mezzi. Ma anche un piano pluriennale per l’autotrasporto che rafforzi gli incentivi a favore della sostenibilità. E poi un piano di supporto al settore del trasporto marittimo per la riconversione sostenibile dei motori. Sul piano dei combustibili, occorre incentivare la diffusione del gas naturale liquefatto (GNL) e, contro l’inquinamento dei porti, varare un piano nazionale di elettrificazione delle banchine.

Le infrastrutture per la mobilità.

Imprescindibili per la competitività dell’Italia in e con l’Europa ci sono almeno tre grandi priorità, Il Corridoio Scandinavo Mediterraneo con il tunnel ferroviario del Brennero, la terza corsia autostradale, l’alta velocità ferroviaria fino a Bari e alla Sicilia con la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il Corridoio Reno-Alpi con la realizzazione del terzo valico dei Giovi, della velocizzazione delle tratte della Pianura Padana e delle connessioni con i valichi svizzeri, nonché, per la decongestione ligure, la realizzazione della Gronda di Genova. Il Corridoio Mediterraneo con il completamento della Tav Torino-Lione e dell’alta velocità veneta.

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